Il volume è presente presso la Emeroteca del CESVAM. Roma
Atto Costitutivo e Statuto della Associazione
mercoledì 20 marzo 2024
domenica 10 marzo 2024
giovedì 29 febbraio 2024
venerdì 23 febbraio 2024
sabato 10 febbraio 2024
mercoledì 31 gennaio 2024
ANNESSO. A INFOCEVAM ALBO D'ORO NAZIONALE DEI DECORATI ITALIANI ITALIANI E STRANIERI DAL 1793 AD OGGI ANNO II, N.1 Gennaio 2024, 1 Febbraio 2024
ANNESSO
A:
BOLLETTINO
NOTIZIE DEL CENTRO STUDI SUL VALORE MILITARE
Situazione
bimestrale dello stato di sviluppo, approntamento e finalizzazione de:
ALBO
D’ORO NAZIONALE DEI DECORATI ITALIANI E STRANIERI DAL 1793 AD OGGI
Email:
albodoro@istitutonastroazzurro.org
ANNO
II, N. 1, Gennaio - 2024, 1 Febbraio 2024
II/I/126. La
decodificazione di questi numeri è la seguente: I anno di edizione dell’annesso,
1 il mese di edizione di INFOCESVAM –ANNESSO ALBO D’ORO, 01, il numero della
comunicazione dal numero 1 ad oggi, riferita ad ogni Federazione/Provincia
citata o altra notizia. Il presente Bollettino svolge anche la funzione di
informazione “erga omnes” dello stato, sviluppo e realizzazione del ALBO D’ORO
NAZIONALE DEI DECORATI ITALIANI E STRANIERI DAL 1793 AD OGGI”. Questo ANNESSO
trova come naturale complemento la piattaforma www.cesvam.org.
1I/1/127. Milizia
Volontaria per la Sicurezza Nazionale. E’ stato acquisito il volume per
l’inserimento delle Decorazione concesse ai Labari dal 1923 al 1943.
L’inserimento iniziato nella ultima decade di Novembre 2023. Inserite
decorazioni ai Labari per n. 25
II/1/126. Provincia di Brescia.(12) Albo d’Oro
della Lombardia Alla data odierna sono stati inseriti 901 Decorati Utente
Prof.ssa Alessia Biasiolo
II/1/127 MOVM dal 1946 al
202. Prosegue l’inserimento dei Decorati MOVM
nell’arco di tempo considerato. Utente gen Antonio Trogu. Alla data odierna
sono inseriti 30 Decorati
II/1/128. Provincia di Foggia. (24) Albo d’Oro della Puglia. Utente
Dott. Osvaldo Biribicchi. Inizio inserimento gennaio 2024.
II/1/128 Provincia di Ascoli Piceno. (5) Albo
d’Oro delle Marche Si è sempre alla ricerca di fonti a stampa riguardanti
questa provincia. Ricerche svolte hanno portato alla acquisizione di una
pubblicazione sulle Medaglie d’oro di Fermo
II/1/129. Provincia di Viterbo ((2). Albo d’oro
del Lazio. Il Col Osvaldo Biribicchi ha iniziato la ricerca di un Albo d’Oro
per questa Provincia. In contemporanea ha iniziato ricerche presso l’Archivio
di Stato di Viterbo per l’acquisizione dei dati di base. Alla data odierna non
si hanno risultati concreti
II/1/130. Provincia di Belluno.(8) Acquisita la versione pdf dei
Decorati della provincia. Ipotesi di pubblicazione attraverso la versione
CESVAM Papers.
II/1/131 – Provincia di Caserta (16). Albo d’oro
della Campania. Preso contatto con Il Presidente di Federazione. Spedito il
Documento di Impianto Non si ha notizia di un Albo d’Oro dei Decorati di
Caserta e Provincia
II/1/132 - Soci
Collettivi. E’ in corso l’inserimento delle Decorazioni di tutti i Reggimenti
di Fanteria che sono stati decorati nel corso della Grande guerra. Alla data
odierna sono stati inseriti. Dei 335 Reggimenti Decorati ne sono stati inseriti
75
II/1/133 Provincia di Bari (7). Preso contatto
con il Presidente della Federazione. Mandato documento di impianto. Fonti
O1.1Albo d’Oro MOVM di terra di Bari Ed 1963 e O1.1 Le MOVM della provincia di
Terra di Bari.. In programma l’inserimento per inizio estate 2024
II/1/134- Provincia di Catanzaro (18) Albo d’Oro
della Calabria. Preso contatto con Presidente Federazione. Ha dato una Pen
Drive con tutti i Decorati della provincia. Utilizzo della fonte Q1.1 “Albo
d’Oro Azzurri dei due mari”. Inizio
inserimento primavera 2024
II/1/135 Provincia
di Latina (34). Non è stato mai creato un albo d’oro della Provincia di
Latina. Molti decorati sono stati inseriti nell’Albo d0ro della provincia di
Roma
II/1/136 Provincia di Arezzo.(4) Albo d’Oro
della Toscana. Pronto l’Export di Arezzo. Occorre controllare i Dati inseriti
alla data odierna
II/1/137 Provincia di Massa Carrara(40). Sono
state inserite le MOVM della provincia. Utente Carlo Maria Magnani
II/1/138. Procedura
Google Lens. Il Dott. Orioli ha predisposto questa procedura con applicazione
su cellulare. Consiste nella possibilità OCR di fotografare scritti su word.
Poi inviare al testo e quindi con il copia incolla riportare il Testo su Albo
d’Oro. Rappresenta uno strumento per abbreviare l’inserimento delle
motivazioni. Ogni utente è consigliato di adottare questa applicazione per
abbreviare i tempi di inserimento
II/1/139 Provincia di Biella (10). Albo d’Oro
del Piemonte. . Inseriti i decorati dalle fonti disponibili Totale 1173. Fatto
Export. Da analizzare i dati inseriti.
II/1/140 Si ricorda
ancora una volta che i campi di inserimento sono obbligatori e non obbligatori.
Quelli obbligatori devono essere per forza compilati. Qualora la fonte non
indica il dato inserire “non disponibile”. In ogni caso evitare di fare
ricerche o altro per evitare perdite di tempo
II/1/141 Provincia di Napoli (45). Albo d’Oro
della Campania. Fonte N1.4 Albo d’Oro della Provincia di Napoli. Preso contatto
con il Presidente della Federazione. Presentati i documenti di impianto e
lineamenti. Si dovrà decidere le attività esecutive
II/1/142 Provincia di Aosta .(3) Albo d’Oro del
Piamonte. Il volume della Federazione di Torino (B1.6.1 Riporta anche i
decorati della provincia di Aosta
II/1/143 Provincia di Vicenza (81). Albo d’Oro
del Veneto. Utente Roberta Bottoni. Iniziato inserimento Decorati vicentini
dalle fonti. Ineriti alla data odierna fino alla lettera G.
II/1/144 Provincia di Bologna (11). Albo d’oro
della Emilia Romagna. Dati di Imola Inseriti ed in corso di inserimento dalle
fonti G1.2.1 Albo d’Oro dei Decorati del Comprensorio di Imola.
II/1/145 Provincia di Messina (41) Albo d’Oro
della Sicilia. Utente Dott Davide Truscello.. Occorre fare una ricognizione
sulle fonti disponibili
II/1/146 Provincia di Milano (42) Albo d’oro
della Lombardia. Fonte C1.8 Albo d’Oro
della provincia di Milano ed. 1985. Dopo l’inserimento finale dei Decorati
della provincia di Torin, si inzierà l’inserimento della Provincia di Milano
(Tomassini, Monteverde, Mastrantonio)
II/1/147. Provincia di Bergamo.(9). Doto intese
con il Presidente Mirabella, mandato documento di impianto, lineamenti. Esiste
un lavoro di informatizzazione di decorati della provincia. Mandato la Home
page. Previsto inserimento tarda primavera 2024
II/1/148 Provincia di Novara (46). Albo d’Oro
del Piamonte. Non si hanno fondi edite. Avviate ricerche per una prima
ricognizione. Previsione inserimento Anno 2025
1/1/149 Alla data del 1
novembre 2023 gli inserimenti totali sono stati 14.483, alla data del 1
dicembre 2023 16168, alla data del 1 gennaio 2024 sono 18180, alla data del 1
febbraio 2024 19158. Per Utente, le principali variazioni sono. R. Bottoni
(2357), M. Brutti (224), C.M. Magnani (4019), S. Marsili (206), C. Mastrantonio
(1346), R Quintili (1018), P. Tomasini 2990), W. Vignola (437)
II/I/150 - – Prossimo
INFOCESVAM – ANNESSO PER ALBO D’ORO sarà pubblicato il 1 marzo 2024. precedenti numeri di Infocesvam (dal gennaio
2023) ANNESSO sono, pubblicati su www.cesvam.org e sul sito
dell’Istituto del Nastro Azzurro/ comparto CESVAM e sui blog: www.associazionismomilitare
e su www.valoremilitare.org.
Da questo numero L’ANNESSO al Bollettino
Infocesvam ha cadenza mensile ed uscirà in modo autonomo. Prossima edizione
di INFOCEVAM – ANNESSO IL 1 Marzo2024
(a cura di massimo
coltrinari)
lunedì 15 gennaio 2024
INFOCESVAM - BOLLETTINO NOTIZIE DEL CENTRO STUDI SUL VALORE MILITARE Anno X, n. 47/48 N.5 Novembre - Dicembre 2023 1 gennaio 2024
INFOCESVAM
BOLLETTINO
NOTIZIE DEL CENTRO STUDI SUL VALORE MILITARE
centrostudicesvam@istitutonastroazzurro.org
____________________________________________________________________
ANNO X, 47/48 N. 5, Novembre -
Dicembre 2023, 1 gennaio 2024
X/6/776 La
decodificazione di questi numeri è la seguente: X anno di edizione, il mese di
edizione di INFOCESVAM, 776 il numero della comunicazione dal numero 1 ad oggi.
Il presente Bollettino svolge anche la funzione di informazione “erga omnes”
dello stato, sviluppo e realizzazione dei Progetti dell’Istituto del Nastro
Azzurro. Inoltre dal gennaio 2023 ha assunto anche la funzione di aggiornamento
delle attività di implementazione dell’Archivio Digitale Albo d’Oro Nazionale
Dei Decorati al Valor Militare. L’ultima indicazione aggiorna o annulla la
precedente riguardante lo stesso argomento. Questo numero è principalmente dedicato
all’aggiornamento dei progetti in corso ed alla accessibilità avuta ai Blog
Storici collegati.
X/6/777. QUADERNI ON
LINE, espressione in rete della rivista QUADERNI, edizione a stampa, ospitata
su www.valoremilitare,blogspot.com.
Alla data del 31 dicembre 2023 i contatti totale sono stati 161261, quelli
dell’ultimo mese, 4684, la media dei contatti è di circa 3430 al giorno.
X/6/778 Master in Storia Militare Contemporanea dal.1792
Al 1960 Si è tenuta la sessione
invernale in data 30 novembre 2023 presso la sede della Università. Tutti i
Laureati hanno espresso il desiderio di continuare la collaborazione con
l’Istituto del nastro Azzurro. Si sono laureati i Dottori. S, Fasano, A.V.
Gadaleta, D. Muzzioli, R, Meloni.
X/6/779 Blog Storici.
Aggiornamento Sinossi Master. www.internamentoereticolati.blogspot.com.
Cadenza decadale. Alla data del 30 giugno 2023 contatti totali “ab inizio”
60752, contatti giugno 2023: 3512; media mensile 327. Post pubblicati 396. Blog
di riferimento per il fenomeno dell’internamento civile, razziale, politico,
etnico, religioso e in genere per le misure adottato da uno Stato per la sua
sicurezza interna
X/6/780 – Progetto Libano
40° Anniversario. Predisposto im manoscritto n. 1 del Volume II di detto
progetto. L’articolazione prevede un Capitolo dedicato alla struttura del
Centro Nazionale di Documentazione Ricerca e Memoria sulle Missioni Umanitarie
di Pace di Ricasoli, e gli altri tre
capitoli che devono raccogliere le testimonianze di circa 90 protagonisti delle missioni di
pace. Collaborazione con il Club Ufficiali Marchigiani, attraverso la MAVM Claudio Fiori e con la Federazione
Provinciale di Arezzo –Siena, tramite Stefano Mangiavacchi
X/6/781 – Ricerca.
Battaglia di Tagliacozzo 1268. Si cerca documentazione riguardante l’impiego
della Cavalleria Francese in merito al suo impiego contro la fanteria tedesca,
in relazione alla sorpresa effettuata, in quanto le fonti disponibili non sono
sufficienti e presentato notevoli discordanze. Giampaolo Serone. Contatto
tramite ricerca.cesvam@istitutonastroazzurro.org
X/6/782 Blog Storici.
Aggiornamento Sinossi Master. www.regnodelsud.blogspot.com.
Cadenza decadale. Alla data del 30 giugno 2023 contatti totali “ab inizio”61660,
contatti giugno 2023: 1243; media mensile 332. Post pubblicati 547. Blog di
riferimento per i temi del Primo fronte della Guerra di Liberazione 1943 -1944,
Il Regno del Sud
X/6/783 Corso di approfondimento e perfezionamento in
Terrorismo ed Anti Terrorismo internazionale per Diplomati. La sessione finale
di laurea si è tenuta il 30 novembre 2023 presso la sede della Università.
Hanno conseguito il Diploma il M:llo CC Silva Papini.
X/6/784. Blog Storici.
Aggiornamento Sinossi Master. www.guerradiliberazione.lastoria,blogspot.com.
Cadenza decadale. Alla data del 30 giugno 2023 contatti totali “ab inizio”
22363, contatti giugno 2023: 1681; media mensile 120. Post pubblicati 399. Blog
di riferimento per i temi riguardante la Guerra di Liberazione 1943 -1945 nei
suoi temi generali
X/6/785 – La piattaforma
CESVAM presenta allo stato attuale problemi di difficile consultazione. Chiara
Mastrantonio studia la possibilità di una ripresa con una forma di
consultazione più facile. Nel mese di gennaio 2024 è previsto un inconro con
Chiara Luzi ed il Direttore del Cesvam per passare alla fase di applicazione e
continuare la implementazione della piattaforma.
X/6/786, Blog Storici.
Aggiornamento Sinossi Master. www.marche1944.blogspot.com.
Cadenza decadale. Alla data del 30 giugno 2023 contatti totali “ab inizio” 34095,
contatti giugno 2023: 915; media mensile 183. Post pubblicati 352. Blog di
riferimento per fornire elementi di conoscenza del costume militare
X/6/787. Master di 1° Liv
in Politica Militare Comparata dal 1960 ad oggi. Il 30 novembre 2023 si è
tenuta la sessione di laurea invernale. Presso la Università. Si sono laureati
i Dottori A. Di Placido e A. Vazzaz. Entrambi hanno espresso il desiderio di
continuare a collaborare con l’Istituto del Nastro Azzurro.
X/6/788 CESVAM Papers.
Dal Bollettino prossimo saranno pubblicati i titoli della CESVAM Papers a
disposizione presso la Emeroteca del CESVA a partire dal n. 1 del 2020.
X/6/789. www.associazionismomilitare
.blogspot.com ab inizio”24480, contatti giugno 2023: 2346; media mensile 132.
Post pubblicati 550. Blog di riferimento per fornire alimentare a favorire
l’associazionismo militare. Dal 2023 è diventato il blog di riferimento
dell’Albo d’Oro Nazionale dell’Istituto del Nastro Azzurro.
X/6/790 - Master di 1°
Liv. In Terrorismo ed Anti Terrorismo Internazionale. Obiettivi, Piani e Mezzi.
Si è tenuta la sessione invernale in data 30 novembre 2023 presso la sede della
Università. Tutti i Laureati hanno espresso il desiderio di continuare la
collaborazione con l’Istituto del nastro Azzurro. Si sono laureati i Dottori.
G. Carbone, E. Fersuela, D. Laudisa, L.M. Losacco, A.N. Pastrana Espinosa, A.Rota,
A.Almonte, G. Fè, M. Fraioli, A Madeddu, A.Rolli. Il Dott Giuseppe Boccuzzo in
servizio presso la Nostra Ambasciata in Nigeria, ha sostenuto la discussione di
laurea in via telematica.
X/6/791 – Il Col. Mario
di Spirito è il nuovo Presidente della Sezione UNUCI di Spoleto. Il CESVAM ha
presentato le sue congratulazioni per la nomina e nella occasione ha avviato un
programma di collaborazione sinergica per la prossima primavera sulla base di
attivazioni di conferenze a carattere storico e presentazione di volumi
X/6/792 – IL 15 dicembre
2023 presso la Biblioteca Comunale di Civitavecchia il gen A Trogu e il
direttore del CESVAM hanno presentato il Volume I della Serie Prigionia. Dal
titolo “Prigionia ed Internamento. Principi, Istituti e Lineamenti Giridici .
Il Valore del Combattente Disarmato”.
X/6/793. Blog Storici.
Storia Locale www.anconalastoria.blogspot.com.
Cadenza decadale. Alla data del 30 giugno 2023 contatti totali “ab inizio”
50576, contatti giugno 2023: 88; media mensile 320. Post pubblicati 410. Blog
di riferimento per studi di carattere locale
X/6/794. La Direzione
Amministrativa della Università degli
Studi N. Cusano Telematica Roma ha comunicato che le competenze dell’Istituto
del Nastro Azzurro per l’Anno Accademico 22/22 (Tre sessioni di Laurea (Giugno
e Dicembre 2021 e Febbraio 22) ammontano al oltre 17.000. Il versamento di tale
cifra all’Istituto sarà effettuato nel
mese di Gennaio 2024.
X/6/795 – Il 21 dicembre
2023 è stato dato allo spedizioniere l’incarico della spedizione del N. 4
(Ottobre –Dicembre 2023) della Rivista QUADERNI., N. 30° della Rivista. La
Distribuzione inizia dal 9 Gennaio 2024. Sono state inviate 210 Copie come da
Indirizzario aggiornato al 31 dicembre 2023 e 40 Copie alla Sede, di cui 10 per
la Emeroteca e le altre a disposizione per chi ne fa richiesta.
X/6/796 Blog
Associazionismo Militare. www.biblioteche.fondocoltrinari.blogspot.com.
Cadenza decadale. Alla data del 30 giugno 2023 contatti totali “ab inizio”
20655, contatti giugno 2023: 1094; media mensile 111. Post pubblicati. Blog di
riferimento per l’Emeroteca del CESVAM e tutti gli altri fondi creati presso
varie biblioteche per la conservazione delle Pubblicazioni del CESVAM stesso.
X/6/797 – il 21 Dicembre
2023 con conferma successiva è stato dato
alla Casa Editrice “Archeoares” il “ Visto si Stampi” del Volume “ Libano
La Prima Esperienza fuoriarea”. Riflessioni nel 40° anniversario.” Conclusione
del progetto relativo. L’uscita a stampa è prevista per la seconda metà del
mese di gennaio. La distribuzione previsto l’invio di un congruo numero di
copie alla Federazione di Arezzo Siena per il Centro Nazionale di
Documentazione Ricerca e Memoria sulle Missioni Umanitarie di Pace
X/6/798. Blog Storici.
Storia del Risorgimento www.castelfidardo1860.blogspot.com.
Cadenza decadale. Alla data del 30 giugno 2023 contatti totali “ab inizio”
39068, contatti giugno 2023: 106; media mensile 210. Post pubblicati 439. Blog
di riferimento per studi riguardanti il risorgimento nazionale 1815 - 1918
X/6/799 . IL CESVAM
osserva il Calendario Universitario. Pertanto
dal 20 Dicembre 2023 al 8 Gennaio 2024 tutt e le attività sono sospese
per le vacanze natalizie. Riprenderanno il 15 gennaio 2024 dopo una settimana
sabbatica per il riavvio delle attività per il 2024.
X/6/800. Prossimo INFOCESVAM
sarà pubblicato il 1 gennaio 2024. I precedenti numeri di Infocesvam (dal
gennaio 2020) sono pubblicati su www.cesvam.org
e sul sito dell’Istituto del Nastro Azzurro/ comparto CESVAM.
martedì 9 gennaio 2024
Complessità dell’interpretazione giuridica e dell’agire
Ten. cpl. Art. Pe. Sergio Benedetto
Sabetta
Le osservazioni che seguono vengono ad investire anche
il diritto internazionale sia in tempo di pace che di guerra, ma si possono
intendere essere estese all’intero agire dell’essere umano superando il puro
formalismo in cui molte volte si cade, sebbene involontariamente.
Vi è quindi una difficoltà nel valutare
le singole azioni se non nel contesto e nel loro insieme, una osservazione solo
apparentemente semplice, in quanto si tende a semplificare il giudizio per la
difficoltà di trovare gli elementi su cui appoggiarlo, una osservazione che
richiama i problemi derivanti dalla comunicazione, sia in guerra che in pace, e
dai nostri limiti fisiologici.
Partendo dall’osservazione
che la trasformazione delle informazioni in conoscenza è soggetta ad una serie
di limitazioni dovute alla ridotta potenzialità cognitiva degli operatori, si
che questi procedono in forma euristica nell’affrontare la complessità
ambientale semplificando l’informazione da elaborare, si può affermare che
l’agente non opera mai in termini di razionalità assoluta bensì in termini di
razionalità limitata.
L’agire razionale
dell’agente è inoltre condizionato da informazioni provenienti dall’esterno, le
quali operano non solo sulla cognizione del momento in esame ma anche sulla
formazione del primo livello di stati conativi.
Il
comportamento non è altro che conseguenza di un determinato stato mentale, in
cui l’evoluzione ha introdotto l’emotività e l’intuizione al fine di una rapida
risposta adattiva ai cambiamenti, questo tuttavia comporta una certa
imprecisione quale contraltare alla rapidità.
La
ragione si inserisce pertanto su informazioni ambientali già elaborate in
termini inconsci, raffinandole ulteriormente per meglio adattarle alla realtà,
consegue la presenza probabilistica dell’errore che diventerà con il
trascorrere del tempo necessariamente presente.
Sartor
introduce il concetto di ragionamento defeasible che fornisce la possibilità
di decidere provvisoriamente in presenza di informazioni parziali e in attesa
di nuove informazioni, senza necessariamente giungere alle conclusioni
definitive, si procede con una serie di conclusioni progressive fino ad
ottenere delle conclusioni stabili.
Questo non esclude, anzi
potenzia, gli aspetti intuitivi ed emotivi propri del ragionamento umano senza
per questo negare le premesse del processo logico, si ottiene peraltro una
sintesi nel ragionamento deduttivo della metodologia propria del ragionamento
induttivo.
L’agente
ha un proprio desiderio o fine nato dalle proprie preferenze, ma questo entra
in conflitto con il dover volere determinato da terzi, il mondo interno con i
limiti e le esigenze imposte dal mondo esterno, ed ecco l’importanza di passare
da un ragionamento conclusivo, in cui non interferiscono ulteriori informazioni
esterne, ad un ragionamento defeasible che tenga conto delle ulteriori e
frammentarie informazioni provenienti progressivamente dall’esterno.
Anche
in un sistema giuridico l’interpretazione – applicazione della norma assume un
carattere progressivo, non più quale discendenza immediata dalla volontà di un
legislatore astratto ma quale conseguenza di un intero sistema giuridico, su
cui interviene la capacità limitata di conoscenza dell’operatore, nonché le sue
pulsioni e i suoi credo.
La
norma assume una propria autonoma volontà e significato all’interno del sistema
giuridico influenzato dal vissuto e dall’ambito culturale dell’interprete,
ossia dai giudizi di valore del decisore, quale sintesi in divenire di
motivazioni interne e informazioni esterne, nonché dalla sua capacità di
elaborazione.
Questo
ancor più in presenza di alcune normative che, nella necessità di procedere per
analogia, aumenta la discrezionalità del giudizio di valore, nel tessuto logico
giuridico assumono pertanto particolare valore le disposizioni generali
normative, d’altronde la norma è interpretata secondo il valore culturale
prevalentemente condiviso ed accettato dalla maggioranza.
E
stato fatto osservare che la conformità alla legge si basa prevalentemente
sulle aspettative e sulle inibizioni degli individui, fino a giungere quale
ipotesi estrema ad affermare che le decisioni prese sul diritto non sono altro
che costruzioni ex post per giudizi già presi (modello sociale intuizionista
– Haidt).
Il
diritto quale complesso in cui rientrano emozioni, intuizioni, ragionamenti e
regole scritte è qualcosa di poliedrico che permette l’esistenza delle odierne
società complesse, pertanto un mix dei due processi di giudizio propri di ogni
agente.
Il primo sistema più lento e faticoso è
governato dal ragionamento, il secondo intuitivo ed associativo acquista una
valenza automatica con il minimo sforzo, i due sistemi agendo insieme
potenziano le capacità di giudizio riducendo gli errori, infatti il sistema
logico corregge il veloce sistema intuitivo in questo aiutato dalla
formalizzazione delle procedure (Kaheneman e Frederick).
Quanto
finora detto si ricollega al sistema di reti neuronali evidenziato da Lieberman
e colleghi nelle loro ricerche presso l’Università della California, in cui
nella ricerca del sé sono state individuate due reti chiamate rispettivamente
sistema C e sistema X. Mentre nel sistema C veniamo a trovarci in contesti
nuovi per i quali è necessaria una riflessione esplicita sulle nostre
esperienze, nel sistema X non vengono codificati ricordi ma intuizioni,
producendo rapide risposte emozionali basate su associazioni statistiche e non
su ragionamenti espliciti.
Si
introduce quindi un elemento statistico e non probabilistico, da affiancarsi al
concetto di ragionamento per progressiva approssimazione (defasible)
previsto da Sartor.
Alcune
teorie estreme affermano che nulla garantisce che ogni individuo non dia un
proprio significato allo stesso enunciato normativo (scetticismo linguistico),
si che lo studio del diritto deve limitarsi alla definizione degli enunciati
normativi e alla loro interpretazione ma non al significato delle norme,
criticando per tale via il normativismo e la sicurezza del c.d. formalismo
interpretativo di poter adattare mediante interpretazione a ciascun caso
concreto l’enunciato giuridico. Vi è in realtà un confine incerto tra enunciati
normativi definiti e proposizioni vaghe su cui interviene l’opera interpretativa
dell’agente.
Si
deve rinunciare ad una prevedibilità matematica degli atti e delle loro
conseguenze, per passare alla prevedibilità dei possibili risultati,
l’aumentare della dinamicità ridurrà la prevedibilità dei possibili risultati
fino a giungere ad una inconoscibilità (principio di Heinsenberg ).
Necessitano
pertanto elementi coordinatori nella possibile comprensione dei sistemi
complessi auto-organizzanti, mediante relazioni interne, secondo strutture
frattali e loro attrattori, resta fermo che la comprensione e quindi
la conoscibilità del sistema non è comunque sinonimo di prevedibilità.
Per
determinare una stabilità caotica occorre quindi agire sugli attrattori
caotici, ossia su quei punti in cui emergono comportamenti tipici del
sistema stabilizzanti la sua dinamicità.
In
recenti studi è emersa la funzione primaria in tal senso dei concetti giuridici
generali quali nodi della rete relativa alla trasmissione delle informazioni
normative (Alf Ross), tanto che Lothar Philipps afferma
esplicitamente che tali “concetti – nodo” non sono liberamente manipolabili
dalla giurisprudenza dei concetti pena la disarticolazione normativa.
Le
reti di associazione relative ai concetti permettono l’interpretazione adattiva
del modello giuridico e la trasmissione dei valori etici nella soluzione dei
problemi quotidiani di relazione sociale.
L’interpretazione
giuridica ha a sua volta una importanza fondamentale nel dare vita al diritto
positivo superando i contrasti con le intuizioni di valore fissate dalla selezione
naturale (Rawls), dobbiamo tuttavia considerare che l’interprete è
anch’esso un portatore di valori culturali ed interessi che limiteranno
inevitabilmente le possibilità di giudizio.
Più
l’interpretazione si allontana dall’aspetto letterale e più deve essere
conforme ai valori dell’ambiente sociale in cui deve essere calata, pena il
rigetto e i problemi di comunicazione per l’impossibile rapporto tra valori
etici espressi dalla norma e i valori sociali del contesto ambientale, ma i
problemi comunicativi aumentano con la complessità del sistema sociale frutto
di un espandersi del benessere economico.
Da
quanto finora detto si possono definire come esempi di attrattori caotici sia
i concetti giuridici generali che l’interpretazione fornita da un organo
centrale supremo come la Cassazione o il Consiglio di Stato, il mal
funzionamento di tali organi possono
essere individuati non solo nella lunghezza dei tempi delle decisioni, ma anche
nelle onde interpretative interne che portano all’abbassamento della “soglia del caos”.
Si
evidenzia la particolare funzione del linguaggio quale competenza linguistica
nel creare e trasferire informazioni e i relativi valori.
Le
organizzazioni hanno bisogno di un senso per generare identità e obiettivi
comuni, creando un ordine prevedibile per le proprie azioni, Weick parla
della realtà come di una costruzione continua che acquista forma quando le
persone guardano alle situazioni create in modo retrospettivo.
La
necessità di una “costruzione del
significato” avviene quando tra previsioni o aspettative e gli accadimenti
vi siano differenze che mettano in atto il bisogno di generare un significato
degli eventi imprevisti e quindi incomprensibili attraverso una lettura
retrospettiva, questo viene di fatto a modificare la lettura di tutto il
vissuto concatenato agli eventi considerati, i diritti acquistano pertanto
significato diverso per ognuno di noi se non si creano delle cornici.
Si
tratta di creare cornici entro cui tracciare delle trame su cui fissare gli
eventi dandone un senso, la cornice è costituita dai valori, dalle credenze e
dalle immagini simboliche originate nel passato, mentre le informazioni sono le
esperienze attuali, fra queste e la cornice devono scoprirsi le connessioni che
danno un significato alla situazione presente.
La
globalizzazione e l’interagire fra culture e mondi diversi crea a sua volta una
rete elastica di giochi linguistici e di sensi del narrare (Lyotard ),
in un continuo integrare e respingere si
che la società che ne risulta è sempre più flessibile ma anche incerta nel
narrare i propri valori.
Greimas
nella sua teoria generativa afferma che il senso di un testo non
avviene a livello della sua manifestazione espressiva bensì nei modi in cui si
genera, attraverso il gioco delle significazioni soggiacenti (Floch ).
Quindi
il piano di manifestazione dato dalle varie forme di comunicazione
poggia su un piano di immanenza costituito dalle scelte organizzative
che ne realizzano il discorso e la “messa
in scena”( Floch).
Da
quanto finora detto emerge la probabilità che l’ordinamento giuridico nei suoi
vari istituti acquisti in realtà senso nuovo con letture o narrazioni
posteriori che rileggano gli accadimenti
secondo nuove logiche di adattamento, si ha una rilettura simbolica
dell’accaduto creando nuove prospettive narrative e nuovi sensi, in ultima
analisi la nascita di nuove possibilità
creative relative agli eventi futuri, in un frattale narrativo dalle
infinite variabili tese alla ricerca di attrattori caotici, allontanandosi inavvertitamente dalla presunta
volontà del legislatore fino a creare nuovi scenari restando i riferimenti
iniziali valori puramente storici.
L’analisi
logica, nel tentativo ad opera di Russell e Wittgenstein, di costituire una specie di schema generale di
un “linguaggio ideale” su cui
strutturare le varie discipline, ha in realtà dimostrato attraverso l’opera
degli “analisti dell’uso” di Oxford
che non vi è un linguaggio perfetto, essendo il linguaggio giuridico uno dei
tanti possibili linguaggi fondato su regole di formazione e trasformazione (
derivazione ) proprie della sola forma
del discorso stesso, ossia la logica dell’interpretazione giuridica come pura
deduzione di proposizioni in sé ( Husserl ) non comporta l’esclusione
dell’errore nel momento della definizione e della comunicazione.
Il
diritto, come qualsiasi altra attività umana, è quindi fondato sulla
comunicazione e sulle implicazioni che questa comporta, dalla capacità di
comprendere e interpretare correttamente il messaggio, agli aspetti culturali che
influenzano la ricezione dello stesso.
Analizzando
il contesto, secondo il richiamo degli studiosi di psicologia sociale, tre sono
le caratteristiche principali: ambiente, partecipanti e scopo ( Brown –
Fraser).
Il
contesto generale presenterà al suo interno un contesto esplicito ed uno
implicito, quello esplicito è costituito da una componente verbale e da una
extralinguistica, mentre il contesto implicito contiene tutto quello che il
ricevente conosce a proposito dell’emittente, il contesto implicito è a sua
volta integrato in un contesto totale che consiste nel sistema di coordinate
dell’emittente.
I
contesti in definitiva possono non solo completare e limitare il senso, ma
anche trasformare il significato orientando verso un senso sbagliato, il linguaggio
è quindi un fenomeno dinamico, in continua evoluzione di cui necessita la
contestualizzazione storico-sociale e a questo fenomeno non sfugge nemmeno il
linguaggio giuridico, consegue che la codifica dei fatti avviene entro schemi
concettuali predisposti all’interno dei vari modelli culturali umani.
Qualsiasi
sapere si accresce grazie all’interazione tra il corpo del sapere, le immagini
del sapere socialmente determinate e i valori e norme incorporate in ideologie
che non dipendono direttamente dalle immagini del sapere stesso.
In
ogni luogo esiste uno stato del sapere caratterizzato da propri metodi,
soluzioni, problemi aperti e teorie che dipendono dalle immagini del sapere
socialmente determinate dal sistema culturale del tempo, è in realtà il consenso
sociale che decreta l’accettabilità di una teoria.
Sul
sistema culturale così contestualizzato vengono ad incidere le considerazioni
politiche, le pressioni sociali e le ideologie, si che a fronte di una
multilateralità delle fonti del sapere si forma una legittimazione in ordine
gerarchico delle stesse di durata temporale limitata.
Pertanto
i concetti centrali di una qualsiasi teoria del sapere sono relativi al quadro
culturale e al prodotto del consenso sociale di un tempo e di uno spazio determinati
e come tali sono soggetti al cambiamento nel tempo.
Se la
cultura non è altro che un complesso di atteggiamenti, di istituzioni, di idee,
di tecniche elaborate da una società per soddisfare i propri bisogni umani, la
tradizione può definirsi come quel patrimonio di informazioni e conoscenze che
vengono tramandate dall’una all’altra generazione per garantirne la continuità.
Emerge
chiaramente che nessun elemento culturale una volta entrato in contatto con un
contesto culturale nuovo resta identico, ma viene reintegrato e adattato alla
tradizione nel tentativo di mantenere un equilibrio di ordine e valori sociali,
si che la tradizione e l’inculturazione risultano essere le due forze che si
contrappongono all’interno di ogni cultura.
Ogni
universo culturale ha una propria identità costituita dalla percezione che si
ha di se stessi all’interno di un sistema di conoscenze e valori che
determinano una generale visione del mondo e della vita, questa è naturalmente
collegata ad una contrapposizione tra “sé” e “l’altro”.
Nella
comunicazione di un gruppo con l’altro non si può pertanto prescindere dalla
conoscenza del sistema di idee e di valori, nonché dalla prassi in cui una
determinata terminologia viene concretamente usata.
Possiamo concludere che non
esistono fenomeni oggettivi allo stato puro, ma essi sono leggibili solo
attraverso la lente culturale, filtrati attraverso norme logiche ed emotive
createsi in un determinato ambiente culturale, si che le stesse norme di
diritto non sono universali.
Se tutti
gli operatori del diritto agiscono con i limiti sopra esposti, nel loro sforzo
interpretativo la razionalità limitata con cui operano viene per una parte di
essi ulteriormente modificata nei fini dall’utile esplicito in parte
perseguito.
Nella dialettica che si crea
il giudice non solo applica la norma integrandola, ma persegue consciamente o
inconsciamente un proprio concetto di equità, archetipo delle proprie emozioni
e risultato della propria cultura secondo una visione delle relazioni sociali
quale suo ottimo da perseguire.
La funzione, necessaria in un contesto
complesso di rapporti, risulta dialetticamente inserita tra interessi di parte
contrapposti e schemi legislativi prefissati, con una funzione cardiana di
adattamento.
Bibliografia
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K. Weick, Senso e significato dell’organizzazione, Cortina 1997.
martedì 19 dicembre 2023
Jessica Zanatta Terrorismo ETA Euskadi Ta Askatasuma
ETA
Jessica Zanatta
Euskadi Ta Askatasuna, più comunemente conosciuto con il suo acronimo ETA, è stata un’organizzazione terroristica nazionalista e indipendentista basca di sinistra, il cui scopo era rendere indipendente il Paese Basco, in basco Euskal Herria, storicamente costituito da sette province del territorio spagnolo e francese. Costituita nel 1959, nel pieno del regime dittatoriale di Francisco Franco, è rimasta attiva ufficialmente fino al 2018, sebbene già dal 2011 si dichiarò non belligerante; durante la sua attività ha compiuto una lunga serie di attentati, provocando più di ottocento morti. I suoi principali obiettivi erano membri della Guardia Civil, poliziotti, militari, politici, ma anche giornalisti, imprenditori che non pagavano la quota di denaro a loro richiesta e popolazione civile, tra cui diversi bambini; inoltre, seminavano il terrore mediante sequestri ed estorsioni, grazie ai quali continuavano la loro lotta armata. Nell’articolo che si intende scrivere si analizzeranno le origini dell’ETA, il suo funzionamento, il coinvolgimento della società, i ruoli delle istituzioni e si ripercorrerà la sua storia e il suo declino
sabato 9 dicembre 2023
Un esempio e un monito per l'Europa
LA FORMAZIONE DELLO
STATO AUSTRIACO
Ten. cpl. Art. Pe. Sergio
Benedetto Sabetta
Premessa
Nell’
attuale guerra in Ucraina si sono rivelate le dissonanze nell’U.E., Washington
nel fornire armi e appoggio diplomatico a Kiev ha chiaramente indicato nell’
U.E. il soggetto che dovrebbe gestire primariamente il conflitto, essendo per
gli U.S.A. il Pacifico, ossia la Cina, il fronte principale dove concentrare
l’attenzione e le risorse attualmente disponibili.
L’azione combinata
della Russia e della relativa reazione U.S.A. ha manifestato oltre alle crisi
delle manifatture militari, sia americano che Occidentale in generale,
anche “… la vaghezza dell’Occidente collettivo, né occidentale né
collettivo …”( 11), né l’America mira a disintegrare la Federazione Russa,
come chiaramente indicato a Kiev, o farle la guerra, con il rischio di creare
un buco nero ingestibile e instabile oltre a creare le premesse per una
potenziale nuova Guerra Globale.
( Editoriale, Storia all’Ucraina, 7 – 31, in
“Lezioni Ucraine”, Limes 5/2023)
Formazione dello Stato
Austriaco
Lo stato
austriaco è una creazione dinastica della Casa
degli Asburgo (Hasburg), ma
sarebbe un errore di valutazione scorgervi un insieme di territori diversi,
artificiale, uniti solo dal legale col medesimo sovrano. Invece, nel corso dei
secoli, si è venuta formando una “idea
austriaca”, comune a tutte le diverse e distinte parti sulle quali regnava
la Monarchia.
Questa “idea dell’Austria” riposa sulla
constatazione che i popoli riuniti sui paesi bagnati dal Danubio, diversi per
lingua, per origine e cultura, sono in realtà naturalmente portati a intendersi
sul terreno politico ed economico e non solo nel loro egoistico interesse ma in
quello dell’Europa intera.
Sorge l’idea
dell’Austria asburgica fondata sull’affermazione di una solidarietà che ha
origine nelle lotte fatte in comune, che si traduce in un ideale di civiltà.
Il nome di Austria
– Osterreich ( Reich von Osten – Regnum Orientis ) appare per la prima volta in un
documento firmato dall’imperatore del Sacro Romano Impero Germanico, Ottone III di Sassonia nel 996.
Il nome
indica una regione: la Marca dell’Est di Carlomagno,
che l’aveva creata dopo la distruzione degli Avari, per lungo tempo l’Austria
avrà il ruolo di bastione di fronte alle orde asiatiche che penetrano in
Occidente.
Nel secolo X
essa fu distrutta e assorbita dagli Ungari, che fissarono la loro frontiera col
mondo tedesco all’Enns, ma la vittoria di Ottone
I di Sassonia al Lechfeld in Baviera (955) sugli Ungari, permette la
ricostruzione della marca Orientale (Ostmark)
che passa nelle mani dei Babenberg, i
quali attraverso lunghi secoli di dominio, di guerre e di unioni dinastiche, la fondano
definitivamente dandole un notevole grado di civiltà tanto economica che
intellettuale.
Dopo un
breve dominio degli Slavi ( re Ottokar II
) e di unione con la Boemia, Rodolfo
di Habsburg, piccolo feudatario della Svizzera tedesca, rifonda l’Austria e
diventato imperatore nel 1273, dopo il tramonto della dinastia Sveva degli Hohenstaufen, vince gli Slavi a Marschfeld (1278) e pone sotto il suo
dominio i ducati di Carinzia e di Carniola (attuale Slovenia), della Stiria e dell’Austria vera e propria,
che assicura con feudi ereditari per i suoi figli, da allora fino al 1918 la
storia dell’Austria si identifica con quella degli Asburgo.
Il merito
storico di questi sovrani è stato quello di aver capito la solidarietà che già
univa i diversi Stati della regione danubiana: Boemia, Ungheria e Austria, così
che, invece di combattere con i vicini, cercarono sempre di legarli a sé con un’abile
politica matrimoniale, che ispirò più tardi i celebri versi:
Bella gerant alii, tu
felix Austria, nube,
Nam quae Mars aliis,
dat tibi regna Venus.
Così, di
combinazione matrimoniale in combinazione, Rodolfo
IV acquista la Contea del Tirolo e Alberto II, genero dell’Imperatore di
Germania Sigismondo, può ottenere a
sua volta di nuovo la corona del Reich (1438) e suo figlio Federico IV conia
l’orgogliosa insegna: A. E. I. O. U. – Austriae
est imperare orbi universo.
I risultati di questa politica si vedono con Massimiliano I ( 1493 – 1519 ), che sposando Maria di Borgogna, figlia di Carlo
il Temerario, porta all’Austria le ricche provincie della Franca Contea e
dei Paesi Bassi, questo sovrano, molto superiore a tutti i suoi predecessori,
fondò nei suoi Stati le basi per un solido accentramento moderno.
Consolida il
suo dominio nel Tirolo, svincola l’Austria dall’Ungheria dopo la morte di Mattia Corvino, definisce stabilmente i
suoi diritti nelle Fiandre e nell’Artois, misurandosi col re di Francia,
combattendo anche contro Carlo VIII,
e intervenire in Italia, stabilendo legami familiari con Ludovico il Moro, signore di Milano e, a danno di Venezia, annette all’Austria la
contea di Gorizia, fissando a Trieste lo sbocco al mare per i suoi Stati,
diventando al contempo padrone dei feudi indipendenti della Carinzia e di
alcuni del Friuli.
Il successo
più importante è tuttavia il matrimonio che riesce a concludere, dopo essere
diventato uno tra i più potenti sovrani d’Europa, tra suo figlio Filippo il Bello e la figlia dei reali
di Spagna Giovanna la Pazza, matrimonio che farà degli Asburgo i sovrani più
potenti del mondo con Carlo V . Anche
se l’impero universale sognato da Carlo V
non si realizzerà, gli Asburgo domineranno la Spagna e il suo impero fino
al 1713.
Inoltre,
anche il matrimonio dei suoi nipoti che riesce ad organizzare, Ferdinando e Maria, eredi di Luigi II
Jagellone, che già aveva le corone di Boemia e Ungheria, fece sì che per la
morte di questo re nella battaglia di Mohacs
contro i Turchi, anche questi regni si unirono all’Austria nell’unica
persona di Ferdinando.
Il 1526, battaglia di Mohacs,
appare dunque di importanza capitale per la storia dei tre paesi danubiani, è
la data dell’unità austriaca, sebbene si tratti di un’unione soltanto
personale, tuttavia essa forma una situazione di fatto, che nel orso dei secoli
darà vita all’idea austriaca.
Infatti nel ‘500 e nel ‘600 questi tre corpi di un solo Stato vivono eventi
eccezionali, per un verso essi devono solidarizzare e fare fronte comune contro
la mortale minaccia turca che preme dal Sud e dall’Ungheria, dall’altro la
riforma luterana che è lotta non solo anticattolica ma spesso antiasburgica,
dunque antiaustriaca.
Si delinea
così il senso dell’idea dell’Austria, essa è il bastione del cattolicesimo
romano contro i luterani da una parte e contro i turchi dall’altra. Nel corso
del ‘500 la Controriforma è attivissima in Austria: i Gesuiti si stabiliscono a
Vienna, a Praga e a Graz. La loro attività diventa più notevole nel secolo
XVII, educatori notevoli, essi si interessano soprattutto alle classi più
abbienti e ai nobili, imprimendo all’Austria una profonda e durevole impronta
cattolica.
I due
imperatori Rodolfo II, suo fratello Mattia e dopo di loro, Ferdinando II, lottano tenacemente contro i Luterani nella Guerra
dei 30 anni in cui avviene la germanizzazione della Boemia e contemporaneamente
l’accentramento più stretto intorno a Vienna di tutte le province dell’Impero,
dove la nobiltà tedesca e cattolica ne diventa la classe dirigente.
La lotta
contro i Turchi che gli Asburgo conducono con altrettanta tenacia, fa capire ai
popoli danubiani il senso della loro associazione e della loro missione storica
in Europa. Gli attacchi turchi che vanno da primi anni del ‘500 fino a
culminare nell’assedio di Vienna del 1683, vengono stroncati dopo l’eroica
resistenza sostenuta dal conte von
Stahremberg, aiutato e salvato in extremis dal re di Polonia Jan Sobieski.
Da questo
momento parte la controffensiva austriaca guidata dal Principe Eugenio di Savoia, che sebbene straniero fu ed è
considerato un eroe nazionale. Egli vince a Kahlenberg
e porta gli austriaci ad essere i padroni dell’Ungheria (Battaglia di Zenta),
inseguendo i Turchi e ricacciandoli fino alla Serbia (Belgrado), la lotta
storica degli Asburgo con i Turchi si conclude con la Pace di Passarowitz del 1717, che segna il trionfo dell’idea austriaca e degli Asburgo.
Tutte le
diverse nazionalità del loro Impero li
riconoscono tacitamente e vi è una legittima fierezza di farne parte di esserne
associati nel destino storico. Artefice di questo successo e del prestigio
asburgico è il Principe Eugenio che ha fatto concretamente sperimentare la
funzione dell’Austria, baluardo dell’Europa contro i Turchi e centro di
civiltà, capace di propagarla per tutto il sud-est balcanico.
Lo Stato
austriaco prende dunque coscienza di se stesso e sul finire del ‘600 dispone
già di una solida base economica. Nel 1684 uno studioso austriaco, von Hornigk,
considera che i paesi degli Asburgo formano “unum corpus naturale” un mondo chiuso e sparge la convinzione che
l’Austria, se elabora un piano accuratamente studiato può sorpassare tutti gli
altri Stati potendo tranquillamente vivere disponendo di risorse proprie oltre
a quelle necessarie.
Nella stessa
epoca il Consigliere imperiale Becher suggerisce
a Leopoldo I l’idea di formare una
sorta di unione doganale austro-germanica, che sottrarrebbe la nazione tedesca
dalla prevalenza economica della Francia e organizzare una Compagnia
dell’Oriente che importi tutti i prodotti necessari extra europei al regno.
Il governo
pratica infatti questo mercantilismo autarchico fondando a Vienna un Istituto
d’Arte ed Industria statale, mentre Carlo
VI sviluppa e amplia il porto di Trieste (1713-1740) sviluppando nei
Balcani il commercio austriaco e creando a Ostenda una Compagnia Austriaca
delle Indie.
Sono questi
i primi positivi e concreti segni della vitalità dell’idea austriaca, i sudditi imperiali vedono nell’unione politica con
l’Austria il loro benessere assicurato. Gli Asburgo non devono più ricorrere a
combinazioni, a machiavellismi, essi incarnano gli interessi delle necessità
naturali e delle volontà dei loro popoli.
Diffuso e
sentito è il lealismo monarchico nelle classi dirigenti anche se di diverse
nazionalità e Carlo VI può sancire la “Prammatica Sanzione”, ossia la Costituzione Imperiale (Reichsverfassung), che regola la
successione degli Asburgo nei loro Stati e, in questo caso, indica la figlia
dell’Imperatore, Maria Teresa .
Gli Stati
austriaci sono indivisibili e sotto l’autorità dell’Imperatore, tutti i sudditi
delle diverse nazionalità salutano con riconoscenza la decisione, gli Asburgo
non perseguono in questi secoli soltanto la politica dell’idea austriaca, essi
mandano avanti anche una politica imperiale tedesca, rilevanza all’elemento
germanico dell’impero e interesse per le vicende degli Stati dell’Impero
germanico extra austriaci, infine, anche una politica universalistica.
Capi del
Sacro Romano Impero Germanico, i sovrani austriaci conservano la loro posizione
nei confronti degli altri principi tedeschi. Hanno dovuto subire insuccessi
gravissimi in questo settore ed hanno dovuto riconoscere, dopo il Trattato di Westafalia, le “germanicae libertates” e in Germania, lo
sviluppo della Casa degli Hohenzollern
in Prussia, è una seria fonte di preoccupazioni.
Nessuno
peraltro gli contesta il grande prestigio e la loro funzione di baluardo del
germanismo e della germanizzazione nel centro e nel sud-est dell’Europa,
l’Imperatore d’Austria è la spada del Reich tedesco, per questo lotta contro i
Turchi e difende la Germania dall’espansionismo di Luigi XIV .
L’universalismo asburgico conosce il massimo apice nel ‘500 con Carlo V e questa eredità continua nei
secoli, il filosofo Leibniz , ancora
sul finire del ‘600, vede nell’Imperatore d’Austria e di Germania il capo del
mondo cristiano e l’Impero per il filosofo è di interesse universale.
E’ ovvio
come all’inizio del ‘700 questa antica e grandiosa ambizione degli Asburgo li
abbia messi, di proposito, nella guerra di successione spagnola contro i Borboni. Gli Asburgo non riescono a
vincere completamente l’antagonista borbonico, ma riescono comunque a mettere
le mani, con il Trattato di Rastadt
sui Paesi Bassi, sull’importante Ducato di Milano e il lontano Regno di Napoli.
Questi paesi
italiani, dove ora gli Asburgo estendono la loro egemonia, sono del tutto al di
fuori dell’orbita tedesca e danubiana, difficili e profondamente diversi, non
sono assimilabili all’Austria.
La stessa
vasta estensione raggiunta col Trattato
di Rastadt turba i Borboni che
ritengono necessario tornare alla lotta antiasburgica, la politica
universalistica torna quindi a danno
dello Stato austriaco, in quanto lo
impegna in una lotta con altri Stati che non sono essenziali alla sua struttura
e alla sua funzione storica di essere il centro degli interessi mitteleuropei e
danubiani.
Nei primi
anni del ‘700 e poi definitivamente con l’Imperatrice Maria Teresa torna di più in attualità l’idea austriaca, l’Austria
rinuncia all’idea universale e cede Napoli, riconciliandosi con i Borboni. Tuttavia, nel loro Impero gli Asburgo, come retaggio della Pace di Rastadt, continuano a conservare
Milano e la Lombardia.
La necessità
delle circostanze li obbliga ad essere presenti in Italia, paese del tutto
inassimilabile, eccentrico, che peserà sempre come fattore negativo in tutta la
loro politica, fino alla Prima Grande Guerra del Secolo XX.
E’ sempre
l’dea universale che si accompagna a quella austriaca a far sì che essi debbano
essere presenti nella Germania, certamente più congeniale e naturalmente più
vicina che non l’Italia, ma comunque condizionante in modo da esorbitare dal
vero loro fine storico: l’unione delle nazionalità e degli interessi
dell’Europa centrale e danubiana.
Gli Asburgo
vennero travolti e rovinarono il loro impero per non aver capito in tempo che
dovevano abbandonare l’idea universale e quindi disinteressarsi tanto
dell’Italia che della Germania, per svolgere il loro vero compito di far
sopravvivere l’antico blocco, confederazione di popoli che naturalmente devono
vivere associati: Austriaci, Boemi e
Ungheresi.
Quando
ebbero la tardiva coscienza di questo le nazionalità, ormai imbevute di nazionalismo,
si misero a sgretolare un blocco storico che forniva loro da secoli un elevato
livello di civiltà e di benessere, questo fu il principio di una decadenza
inarrestabile, per essere poi ridotte a Stati fragili, deboli, esposti a subire
il peso e l’ingerenza di Potenze straniere.
La storia
dell’Austria moderna è anche la storia della decadenza degli Asburgo, ma all’inizio del ‘700 l’Impero
austriaco brilla tra le grandi potenze del mondo, con Maria Teresa è al culmine della sua potenza, è un centro di civiltà
cattolica, sviluppa la civiltà del barocco e forma il
carattere e il temperamento dell’Austria, quel settore del mondo germanico sui generis:
cosmopolita, aperto al sud latino come all’oriente slavo, vero terreno di
quanto intendiamo per civiltà europea.