Atto Costitutivo e Statuto della Associazione

L'Atto Costitutivo, lo Statuto della Associazione, la Scheda di Adesione sono pubblicati sotto la data del 2 febbraio 2013 di questo Blog

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mercoledì 31 gennaio 2024

ANNESSO. A INFOCEVAM ALBO D'ORO NAZIONALE DEI DECORATI ITALIANI ITALIANI E STRANIERI DAL 1793 AD OGGI ANNO II, N.1 Gennaio 2024, 1 Febbraio 2024

 

ANNESSO

A: BOLLETTINO NOTIZIE DEL CENTRO STUDI SUL VALORE MILITARE

Situazione bimestrale dello stato di sviluppo, approntamento e finalizzazione de:

ALBO D’ORO NAZIONALE DEI DECORATI ITALIANI E STRANIERI DAL 1793 AD OGGI

Email: albodoro@istitutonastroazzurro.org

ANNO II, N. 1, Gennaio - 2024, 1 Febbraio 2024

 

 

 

II/I/126. La decodificazione di questi numeri è la seguente: I anno di edizione dell’annesso, 1 il mese di edizione di INFOCESVAM –ANNESSO ALBO D’ORO, 01, il numero della comunicazione dal numero 1 ad oggi, riferita ad ogni Federazione/Provincia citata o altra notizia. Il presente Bollettino svolge anche la funzione di informazione “erga omnes” dello stato, sviluppo e realizzazione del ALBO D’ORO NAZIONALE DEI DECORATI ITALIANI E STRANIERI DAL 1793 AD OGGI”. Questo ANNESSO trova come naturale complemento la piattaforma www.cesvam.org.

1I/1/127. Milizia Volontaria per la Sicurezza Nazionale. E’ stato acquisito il volume per l’inserimento delle Decorazione concesse ai Labari dal 1923 al 1943. L’inserimento iniziato nella ultima decade di Novembre 2023. Inserite decorazioni ai Labari per n. 25

II/1/126. Provincia di Brescia.(12) Albo d’Oro della Lombardia Alla data odierna sono stati inseriti 901 Decorati Utente Prof.ssa Alessia Biasiolo

II/1/127 MOVM dal 1946 al 202. Prosegue l’inserimento dei Decorati MOVM  nell’arco di tempo considerato. Utente gen Antonio Trogu. Alla data odierna sono inseriti 30 Decorati

II/1/128. Provincia di Foggia. (24) Albo d’Oro della Puglia. Utente Dott. Osvaldo Biribicchi. Inizio inserimento gennaio 2024.

II/1/128 Provincia di Ascoli Piceno. (5) Albo d’Oro delle Marche Si è sempre alla ricerca di fonti a stampa riguardanti questa provincia. Ricerche svolte hanno portato alla acquisizione di una pubblicazione sulle Medaglie d’oro di Fermo

II/1/129. Provincia di Viterbo ((2). Albo d’oro del Lazio. Il Col Osvaldo Biribicchi ha iniziato la ricerca di un Albo d’Oro per questa Provincia. In contemporanea ha iniziato ricerche presso l’Archivio di Stato di Viterbo per l’acquisizione dei dati di base. Alla data odierna non si hanno risultati concreti

II/1/130. Provincia di Belluno.(8) Acquisita la versione pdf dei Decorati della provincia. Ipotesi di pubblicazione attraverso la versione CESVAM Papers.

II/1/131 –  Provincia di Caserta (16). Albo d’oro della Campania. Preso contatto con Il Presidente di Federazione. Spedito il Documento di Impianto Non si ha notizia di un Albo d’Oro dei Decorati di Caserta e Provincia

II/1/132 - Soci Collettivi. E’ in corso l’inserimento delle Decorazioni di tutti i Reggimenti di Fanteria che sono stati decorati nel corso della Grande guerra. Alla data odierna sono stati inseriti. Dei 335 Reggimenti Decorati ne sono stati inseriti 75

II/1/133 Provincia di Bari (7). Preso contatto con il Presidente della Federazione. Mandato documento di impianto. Fonti O1.1Albo d’Oro MOVM di terra di Bari Ed 1963 e O1.1 Le MOVM della provincia di Terra di Bari.. In programma l’inserimento per inizio estate 2024

II/1/134- Provincia di Catanzaro (18) Albo d’Oro della Calabria. Preso contatto con Presidente Federazione. Ha dato una Pen Drive con tutti i Decorati della provincia. Utilizzo della fonte Q1.1 “Albo d’Oro Azzurri dei due mari”.  Inizio inserimento primavera 2024

II/1/135  Provincia di Latina (34). Non è stato mai creato un albo d’oro della Provincia di Latina. Molti decorati sono stati inseriti nell’Albo d0ro della provincia di Roma

II/1/136 Provincia di Arezzo.(4) Albo d’Oro della Toscana. Pronto l’Export di Arezzo. Occorre controllare i Dati inseriti alla data odierna

II/1/137 Provincia di Massa Carrara(40). Sono state inserite le MOVM della provincia. Utente Carlo Maria Magnani

II/1/138. Procedura Google Lens. Il Dott. Orioli ha predisposto questa procedura con applicazione su cellulare. Consiste nella possibilità OCR di fotografare scritti su word. Poi inviare al testo e quindi con il copia incolla riportare il Testo su Albo d’Oro. Rappresenta uno strumento per abbreviare l’inserimento delle motivazioni. Ogni utente è consigliato di adottare questa applicazione per abbreviare i tempi di inserimento

 

II/1/139 Provincia di Biella (10). Albo d’Oro del Piemonte. . Inseriti i decorati dalle fonti disponibili Totale 1173. Fatto Export. Da analizzare i dati inseriti.

II/1/140 Si ricorda ancora una volta che i campi di inserimento sono obbligatori e non obbligatori. Quelli obbligatori devono essere per forza compilati. Qualora la fonte non indica il dato inserire “non disponibile”. In ogni caso evitare di fare ricerche o altro per evitare perdite di tempo

II/1/141 Provincia di Napoli (45). Albo d’Oro della Campania. Fonte N1.4 Albo d’Oro della Provincia di Napoli. Preso contatto con il Presidente della Federazione. Presentati i documenti di impianto e lineamenti. Si dovrà decidere le attività esecutive

II/1/142 Provincia di Aosta .(3) Albo d’Oro del Piamonte. Il volume della Federazione di Torino (B1.6.1 Riporta anche i decorati della provincia di Aosta

II/1/143 Provincia di Vicenza (81). Albo d’Oro del Veneto. Utente Roberta Bottoni. Iniziato inserimento Decorati vicentini dalle fonti. Ineriti alla data odierna fino alla lettera G.

II/1/144 Provincia di Bologna (11). Albo d’oro della Emilia Romagna. Dati di Imola Inseriti ed in corso di inserimento dalle fonti G1.2.1 Albo d’Oro dei Decorati del Comprensorio di Imola.

II/1/145 Provincia di Messina (41) Albo d’Oro della Sicilia. Utente Dott Davide Truscello.. Occorre fare una ricognizione sulle fonti disponibili

II/1/146 Provincia di Milano (42) Albo d’oro della Lombardia. Fonte   C1.8 Albo d’Oro della provincia di Milano ed. 1985. Dopo l’inserimento finale dei Decorati della provincia di Torin, si inzierà l’inserimento della Provincia di Milano (Tomassini, Monteverde, Mastrantonio)

II/1/147. Provincia di Bergamo.(9). Doto intese con il Presidente Mirabella, mandato documento di impianto, lineamenti. Esiste un lavoro di informatizzazione di decorati della provincia. Mandato la Home page. Previsto inserimento tarda primavera 2024

II/1/148 Provincia di Novara (46). Albo d’Oro del Piamonte. Non si hanno fondi edite. Avviate ricerche per una prima ricognizione. Previsione inserimento Anno 2025

1/1/149 Alla data del 1 novembre 2023 gli inserimenti totali sono stati 14.483, alla data del 1 dicembre 2023 16168, alla data del 1 gennaio 2024 sono 18180, alla data del 1 febbraio 2024 19158. Per Utente, le principali variazioni sono. R. Bottoni (2357), M. Brutti (224), C.M. Magnani (4019), S. Marsili (206), C. Mastrantonio (1346), R Quintili (1018), P. Tomasini 2990), W. Vignola (437)

II/I/150 - – Prossimo INFOCESVAM – ANNESSO PER ALBO D’ORO sarà pubblicato il 1 marzo 2024.  precedenti numeri di Infocesvam (dal gennaio 2023) ANNESSO  sono,  pubblicati su www.cesvam.org e sul sito dell’Istituto del Nastro Azzurro/ comparto CESVAM e sui blog: www.associazionismomilitare e su www.valoremilitare.org. Da questo numero L’ANNESSO  al Bollettino Infocesvam ha cadenza mensile ed uscirà in modo autonomo. Prossima edizione di  INFOCEVAM – ANNESSO IL 1 Marzo2024

(a cura di massimo coltrinari)

lunedì 15 gennaio 2024

INFOCESVAM - BOLLETTINO NOTIZIE DEL CENTRO STUDI SUL VALORE MILITARE Anno X, n. 47/48 N.5 Novembre - Dicembre 2023 1 gennaio 2024

 

INFOCESVAM

BOLLETTINO NOTIZIE DEL CENTRO STUDI SUL VALORE MILITARE

centrostudicesvam@istitutonastroazzurro.org

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ANNO X, 47/48 N. 5, Novembre - Dicembre 2023, 1 gennaio 2024

X/6/776 La decodificazione di questi numeri è la seguente: X anno di edizione, il mese di edizione di INFOCESVAM, 776 il numero della comunicazione dal numero 1 ad oggi. Il presente Bollettino svolge anche la funzione di informazione “erga omnes” dello stato, sviluppo e realizzazione dei Progetti dell’Istituto del Nastro Azzurro. Inoltre dal gennaio 2023 ha assunto anche la funzione di aggiornamento delle attività di implementazione dell’Archivio Digitale Albo d’Oro Nazionale Dei Decorati al Valor Militare. L’ultima indicazione aggiorna o annulla la precedente riguardante lo stesso argomento. Questo numero è principalmente dedicato all’aggiornamento dei progetti in corso ed alla accessibilità avuta ai Blog Storici collegati.

X/6/777. QUADERNI ON LINE, espressione in rete della rivista QUADERNI, edizione a stampa, ospitata su www.valoremilitare,blogspot.com. Alla data del 31 dicembre 2023 i contatti totale sono stati 161261, quelli dell’ultimo mese, 4684, la media dei contatti è di circa 3430 al giorno.

X/6/778   Master in Storia Militare Contemporanea dal.1792 Al 1960 Si è tenuta la  sessione invernale in data 30 novembre 2023 presso la sede della Università. Tutti i Laureati hanno espresso il desiderio di continuare la collaborazione con l’Istituto del nastro Azzurro. Si sono laureati i Dottori. S, Fasano, A.V. Gadaleta, D. Muzzioli, R, Meloni.

X/6/779 Blog Storici. Aggiornamento Sinossi Master.  www.internamentoereticolati.blogspot.com. Cadenza decadale. Alla data del 30 giugno 2023 contatti totali “ab inizio” 60752, contatti giugno 2023: 3512; media mensile 327. Post pubblicati 396. Blog di riferimento per il fenomeno dell’internamento civile, razziale, politico, etnico, religioso e in genere per le misure adottato da uno Stato per la sua sicurezza interna

X/6/780 – Progetto Libano 40° Anniversario. Predisposto im manoscritto n. 1 del Volume II di detto progetto. L’articolazione prevede un Capitolo dedicato alla struttura del Centro Nazionale di Documentazione Ricerca e Memoria sulle Missioni Umanitarie di Pace  di Ricasoli, e gli altri tre capitoli che devono raccogliere le testimonianze  di circa 90 protagonisti delle missioni di pace. Collaborazione con il Club Ufficiali Marchigiani, attraverso la  MAVM Claudio Fiori e con la Federazione Provinciale di Arezzo –Siena, tramite Stefano Mangiavacchi

X/6/781 – Ricerca. Battaglia di Tagliacozzo 1268. Si cerca documentazione riguardante l’impiego della Cavalleria Francese in merito al suo impiego contro la fanteria tedesca, in relazione alla sorpresa effettuata, in quanto le fonti disponibili non sono sufficienti e presentato notevoli discordanze. Giampaolo Serone. Contatto tramite ricerca.cesvam@istitutonastroazzurro.org

X/6/782 Blog Storici. Aggiornamento Sinossi Master.  www.regnodelsud.blogspot.com. Cadenza decadale. Alla data del 30 giugno 2023 contatti totali “ab inizio”61660, contatti giugno 2023: 1243; media mensile 332. Post pubblicati 547. Blog di riferimento per i temi del Primo fronte della Guerra di Liberazione 1943 -1944, Il Regno del Sud

X/6/783  Corso di approfondimento e perfezionamento in Terrorismo ed Anti Terrorismo internazionale per Diplomati. La sessione finale di laurea si è tenuta il 30 novembre 2023 presso la sede della Università. Hanno conseguito il Diploma il M:llo CC Silva Papini.

X/6/784. Blog Storici. Aggiornamento Sinossi Master.  www.guerradiliberazione.lastoria,blogspot.com. Cadenza decadale. Alla data del 30 giugno 2023 contatti totali “ab inizio” 22363, contatti giugno 2023: 1681; media mensile 120. Post pubblicati 399. Blog di riferimento per i temi riguardante la Guerra di Liberazione 1943 -1945 nei suoi temi generali

X/6/785 – La piattaforma CESVAM presenta allo stato attuale problemi di difficile consultazione. Chiara Mastrantonio studia la possibilità di una ripresa con una forma di consultazione più facile. Nel mese di gennaio 2024 è previsto un inconro con Chiara Luzi ed il Direttore del Cesvam per passare alla fase di applicazione e continuare la implementazione della piattaforma.

X/6/786, Blog Storici. Aggiornamento Sinossi Master.  www.marche1944.blogspot.com. Cadenza decadale. Alla data del 30 giugno 2023 contatti totali “ab inizio” 34095, contatti giugno 2023: 915; media mensile 183. Post pubblicati 352. Blog di riferimento per fornire elementi di conoscenza del costume militare

X/6/787. Master di 1° Liv in Politica Militare Comparata dal 1960 ad oggi. Il 30 novembre 2023 si è tenuta la sessione di laurea invernale. Presso la Università. Si sono laureati i Dottori A. Di Placido e A. Vazzaz. Entrambi hanno espresso il desiderio di continuare a collaborare con l’Istituto del Nastro Azzurro.

X/6/788 CESVAM Papers. Dal Bollettino prossimo saranno pubblicati i titoli della CESVAM Papers a disposizione presso la Emeroteca del CESVA a partire dal n. 1 del 2020.

X/6/789. www.associazionismomilitare .blogspot.com ab inizio”24480, contatti giugno 2023: 2346; media mensile 132. Post pubblicati 550. Blog di riferimento per fornire alimentare a favorire l’associazionismo militare. Dal 2023 è diventato il blog di riferimento dell’Albo d’Oro Nazionale dell’Istituto del Nastro Azzurro.

X/6/790 - Master di 1° Liv. In Terrorismo ed Anti Terrorismo Internazionale. Obiettivi, Piani e Mezzi. Si è tenuta la sessione invernale in data 30 novembre 2023 presso la sede della Università. Tutti i Laureati hanno espresso il desiderio di continuare la collaborazione con l’Istituto del nastro Azzurro. Si sono laureati i Dottori. G. Carbone, E. Fersuela, D. Laudisa, L.M. Losacco, A.N. Pastrana Espinosa, A.Rota, A.Almonte, G. Fè, M. Fraioli, A Madeddu, A.Rolli. Il Dott Giuseppe Boccuzzo in servizio presso la Nostra Ambasciata in Nigeria, ha sostenuto la discussione di laurea in via telematica.

X/6/791 – Il Col. Mario di Spirito è il nuovo Presidente della Sezione UNUCI di Spoleto. Il CESVAM ha presentato le sue congratulazioni per la nomina e nella occasione ha avviato un programma di collaborazione sinergica per la prossima primavera sulla base di attivazioni di conferenze a carattere storico e presentazione di volumi

X/6/792 – IL 15 dicembre 2023 presso la Biblioteca Comunale di Civitavecchia il gen A Trogu e il direttore del CESVAM hanno presentato il Volume I della Serie Prigionia. Dal titolo “Prigionia ed Internamento. Principi, Istituti e Lineamenti Giridici . Il Valore del Combattente Disarmato”.

X/6/793. Blog Storici. Storia Locale  www.anconalastoria.blogspot.com. Cadenza decadale. Alla data del 30 giugno 2023 contatti totali “ab inizio” 50576, contatti giugno 2023: 88; media mensile 320. Post pubblicati 410. Blog di riferimento per studi di carattere locale

X/6/794. La Direzione Amministrativa della Università  degli Studi N. Cusano Telematica Roma ha comunicato che le competenze dell’Istituto del Nastro Azzurro per l’Anno Accademico 22/22 (Tre sessioni di Laurea (Giugno e Dicembre 2021 e Febbraio 22) ammontano al oltre 17.000. Il versamento di tale cifra all’Istituto  sarà effettuato nel mese di Gennaio 2024.

X/6/795 – Il 21 dicembre 2023 è stato dato allo spedizioniere l’incarico della spedizione del N. 4 (Ottobre –Dicembre 2023) della Rivista QUADERNI., N. 30° della Rivista. La Distribuzione inizia dal 9 Gennaio 2024. Sono state inviate 210 Copie come da Indirizzario aggiornato al 31 dicembre 2023 e 40 Copie alla Sede, di cui 10 per la Emeroteca e le altre a disposizione per chi ne fa richiesta.

X/6/796 Blog Associazionismo Militare.  www.biblioteche.fondocoltrinari.blogspot.com. Cadenza decadale. Alla data del 30 giugno 2023 contatti totali “ab inizio” 20655, contatti giugno 2023: 1094; media mensile 111. Post pubblicati. Blog di riferimento per l’Emeroteca del CESVAM e tutti gli altri fondi creati presso varie biblioteche per la conservazione delle Pubblicazioni del CESVAM stesso.

X/6/797 – il 21 Dicembre 2023 con conferma successiva è stato dato  alla Casa Editrice “Archeoares” il “ Visto si Stampi” del Volume “ Libano La Prima Esperienza fuoriarea”. Riflessioni nel 40° anniversario.” Conclusione del progetto relativo. L’uscita a stampa è prevista per la seconda metà del mese di gennaio. La distribuzione previsto l’invio di un congruo numero di copie alla Federazione di Arezzo Siena per il Centro Nazionale di Documentazione Ricerca e Memoria sulle Missioni Umanitarie di Pace

X/6/798. Blog Storici. Storia del Risorgimento  www.castelfidardo1860.blogspot.com. Cadenza decadale. Alla data del 30 giugno 2023 contatti totali “ab inizio” 39068, contatti giugno 2023: 106; media mensile 210. Post pubblicati 439. Blog di riferimento per studi riguardanti il risorgimento nazionale 1815 - 1918

X/6/799 . IL CESVAM osserva il Calendario Universitario. Pertanto  dal 20 Dicembre 2023 al 8 Gennaio 2024 tutt e le attività sono sospese per le vacanze natalizie. Riprenderanno il 15 gennaio 2024 dopo una settimana sabbatica per il riavvio delle attività per il 2024.

X/6/800. Prossimo INFOCESVAM sarà pubblicato il 1 gennaio 2024. I precedenti numeri di Infocesvam (dal gennaio 2020) sono pubblicati su www.cesvam.org e sul sito dell’Istituto del Nastro Azzurro/ comparto CESVAM.

martedì 9 gennaio 2024

Complessità dell’interpretazione giuridica e dell’agire


Ten. cpl. Art. Pe. Sergio  Benedetto  Sabetta

 

            Le osservazioni che seguono vengono ad investire anche il diritto internazionale sia in tempo di pace che di guerra, ma si possono intendere essere estese all’intero agire dell’essere umano superando il puro formalismo in cui molte volte si cade, sebbene involontariamente.

         Vi è quindi una difficoltà nel valutare le singole azioni se non nel contesto e nel loro insieme, una osservazione solo apparentemente semplice, in quanto si tende a semplificare il giudizio per la difficoltà di trovare gli elementi su cui appoggiarlo, una osservazione che richiama i problemi derivanti dalla comunicazione, sia in guerra che in pace, e dai nostri limiti fisiologici.

            Partendo dall’osservazione che la trasformazione delle informazioni in conoscenza è soggetta ad una serie di limitazioni dovute alla ridotta potenzialità cognitiva degli operatori, si che questi procedono in forma euristica nell’affrontare la complessità ambientale semplificando l’informazione da elaborare, si può affermare che l’agente non opera mai in termini di razionalità assoluta bensì in termini di razionalità limitata.

L’agire razionale dell’agente è inoltre condizionato da informazioni provenienti dall’esterno, le quali operano non solo sulla cognizione del momento in esame ma anche sulla formazione del primo livello di stati conativi.

         Il comportamento non è altro che conseguenza di un determinato stato mentale, in cui l’evoluzione ha introdotto l’emotività e l’intuizione al fine di una rapida risposta adattiva ai cambiamenti, questo tuttavia comporta una certa imprecisione quale contraltare alla rapidità.

         La ragione si inserisce pertanto su informazioni ambientali già elaborate in termini inconsci, raffinandole ulteriormente per meglio adattarle alla realtà, consegue la presenza probabilistica dell’errore che diventerà con il trascorrere del tempo necessariamente presente.

         Sartor introduce il concetto di ragionamento defeasible che fornisce la possibilità di decidere provvisoriamente in presenza di informazioni parziali e in attesa di nuove informazioni, senza necessariamente giungere alle conclusioni definitive, si procede con una serie di conclusioni progressive fino ad ottenere delle conclusioni stabili.

Questo non esclude, anzi potenzia, gli aspetti intuitivi ed emotivi propri del ragionamento umano senza per questo negare le premesse del processo logico, si ottiene peraltro una sintesi nel ragionamento deduttivo della metodologia propria del ragionamento induttivo.

         L’agente ha un proprio desiderio o fine nato dalle proprie preferenze, ma questo entra in conflitto con il dover volere determinato da terzi, il mondo interno con i limiti e le esigenze imposte dal mondo esterno, ed ecco l’importanza di passare da un ragionamento conclusivo, in cui non interferiscono ulteriori informazioni esterne, ad un ragionamento defeasible che tenga conto delle ulteriori e frammentarie informazioni provenienti progressivamente dall’esterno.

         Anche in un sistema giuridico l’interpretazione – applicazione della norma assume un carattere progressivo, non più quale discendenza immediata dalla volontà di un legislatore astratto ma quale conseguenza di un intero sistema giuridico, su cui interviene la capacità limitata di conoscenza dell’operatore, nonché le sue pulsioni e i suoi credo.

         La norma assume una propria autonoma volontà e significato all’interno del sistema giuridico influenzato dal vissuto e dall’ambito culturale dell’interprete, ossia dai giudizi di valore del decisore, quale sintesi in divenire di motivazioni interne e informazioni esterne, nonché dalla sua capacità di elaborazione.

         Questo ancor più in presenza di alcune normative che, nella necessità di procedere per analogia, aumenta la discrezionalità del giudizio di valore, nel tessuto logico giuridico assumono pertanto particolare valore le disposizioni generali normative, d’altronde la norma è interpretata secondo il valore culturale prevalentemente condiviso ed accettato dalla maggioranza.

         E stato fatto osservare che la conformità alla legge si basa prevalentemente sulle aspettative e sulle inibizioni degli individui, fino a giungere quale ipotesi estrema ad affermare che le decisioni prese sul diritto non sono altro che costruzioni ex post per giudizi già presi (modello sociale intuizionista – Haidt).

         Il diritto quale complesso in cui rientrano emozioni, intuizioni, ragionamenti e regole scritte è qualcosa di poliedrico che permette l’esistenza delle odierne società complesse, pertanto un mix dei due processi di giudizio propri di ogni agente.

 Il primo sistema più lento e faticoso è governato dal ragionamento, il secondo intuitivo ed associativo acquista una valenza automatica con il minimo sforzo, i due sistemi agendo insieme potenziano le capacità di giudizio riducendo gli errori, infatti il sistema logico corregge il veloce sistema intuitivo in questo aiutato dalla formalizzazione delle procedure (Kaheneman e Frederick).

         Quanto finora detto si ricollega al sistema di reti neuronali evidenziato da Lieberman e colleghi nelle loro ricerche presso l’Università della California, in cui nella ricerca del sé sono state individuate due reti chiamate rispettivamente sistema C e sistema X. Mentre nel sistema C veniamo a trovarci in contesti nuovi per i quali è necessaria una riflessione esplicita sulle nostre esperienze, nel sistema X non vengono codificati ricordi ma intuizioni, producendo rapide risposte emozionali basate su associazioni statistiche e non su ragionamenti espliciti.

         Si introduce quindi un elemento statistico e non probabilistico, da affiancarsi al concetto di ragionamento per progressiva approssimazione (defasible) previsto da Sartor.

         Alcune teorie estreme affermano che nulla garantisce che ogni individuo non dia un proprio significato allo stesso enunciato normativo (scetticismo linguistico), si che lo studio del diritto deve limitarsi alla definizione degli enunciati normativi e alla loro interpretazione ma non al significato delle norme, criticando per tale via il normativismo e la sicurezza del c.d. formalismo interpretativo di poter adattare mediante interpretazione a ciascun caso concreto l’enunciato giuridico. Vi è in realtà un confine incerto tra enunciati normativi definiti e proposizioni vaghe su cui interviene l’opera interpretativa dell’agente.

         Si deve rinunciare ad una prevedibilità matematica degli atti e delle loro conseguenze, per passare alla prevedibilità dei possibili risultati, l’aumentare della dinamicità ridurrà la prevedibilità dei possibili risultati fino a giungere ad una inconoscibilità (principio di Heinsenberg ).

         Necessitano pertanto elementi coordinatori nella possibile comprensione dei sistemi complessi auto-organizzanti, mediante relazioni interne, secondo strutture frattali e loro attrattori, resta fermo che la comprensione e quindi la conoscibilità del sistema non è comunque sinonimo di prevedibilità.

         Per determinare una stabilità caotica occorre quindi agire sugli attrattori caotici, ossia su quei punti in cui emergono comportamenti tipici del sistema stabilizzanti la sua dinamicità.

         In recenti studi è emersa la funzione primaria in tal senso dei concetti giuridici generali quali nodi della rete relativa alla trasmissione delle informazioni normative (Alf Ross), tanto che Lothar Philipps afferma esplicitamente che tali “concetti – nodo” non sono liberamente manipolabili dalla giurisprudenza dei concetti pena la disarticolazione normativa.

         Le reti di associazione relative ai concetti permettono l’interpretazione adattiva del modello giuridico e la trasmissione dei valori etici nella soluzione dei problemi quotidiani di relazione sociale.

         L’interpretazione giuridica ha a sua volta una importanza fondamentale nel dare vita al diritto positivo superando i contrasti con le intuizioni di valore fissate dalla selezione naturale (Rawls), dobbiamo tuttavia considerare che l’interprete è anch’esso un portatore di valori culturali ed interessi che limiteranno inevitabilmente le possibilità di giudizio.

         Più l’interpretazione si allontana dall’aspetto letterale e più deve essere conforme ai valori dell’ambiente sociale in cui deve essere calata, pena il rigetto e i problemi di comunicazione per l’impossibile rapporto tra valori etici espressi dalla norma e i valori sociali del contesto ambientale, ma i problemi comunicativi aumentano con la complessità del sistema sociale frutto di un espandersi del benessere economico.

                   Da quanto finora detto si possono definire come esempi di attrattori caotici sia i concetti giuridici generali che l’interpretazione fornita da un organo centrale supremo come la Cassazione o il Consiglio di Stato, il mal funzionamento di tali organi  possono essere individuati non solo nella lunghezza dei tempi delle decisioni, ma anche nelle onde interpretative interne che portano all’abbassamento della “soglia del caos”.

         Si evidenzia la particolare funzione del linguaggio quale competenza linguistica nel creare e trasferire informazioni e i relativi valori.

         Le organizzazioni hanno bisogno di un senso per generare identità e obiettivi comuni, creando un ordine prevedibile per le proprie azioni, Weick parla della realtà come di una costruzione continua che acquista forma quando le persone guardano alle situazioni create in modo retrospettivo.

 La  necessità di una “costruzione del significato” avviene quando tra previsioni o aspettative e gli accadimenti vi siano differenze che mettano in atto il bisogno di generare un significato degli eventi imprevisti e quindi incomprensibili attraverso una lettura retrospettiva, questo viene di fatto a modificare la lettura di tutto il vissuto concatenato agli eventi considerati, i diritti acquistano pertanto significato diverso per ognuno di noi se non si creano delle cornici.

         Si tratta di creare cornici entro cui tracciare delle trame su cui fissare gli eventi dandone un senso, la cornice è costituita dai valori, dalle credenze e dalle immagini simboliche originate nel passato, mentre le informazioni sono le esperienze attuali, fra queste e la cornice devono scoprirsi le connessioni che danno un significato alla situazione presente.

         La globalizzazione e l’interagire fra culture e mondi diversi crea a sua volta una rete elastica di giochi linguistici e di sensi del narrare (Lyotard ), in un continuo integrare  e respingere si che la società che ne risulta è sempre più flessibile ma anche incerta nel narrare i propri valori.

                   Greimas nella sua teoria generativa afferma che il senso di un testo non avviene a livello della sua manifestazione espressiva bensì nei modi in cui si genera, attraverso il gioco delle significazioni soggiacenti (Floch ).

         Quindi il piano di manifestazione dato dalle varie forme di comunicazione poggia su un piano di immanenza costituito dalle scelte organizzative che ne realizzano il discorso e la “messa in scena”( Floch).

         Da quanto finora detto emerge la probabilità che l’ordinamento giuridico nei suoi vari istituti acquisti in realtà senso nuovo con letture o narrazioni posteriori  che rileggano gli accadimenti secondo nuove logiche di adattamento, si ha una rilettura simbolica dell’accaduto creando nuove prospettive narrative e nuovi sensi, in ultima analisi  la nascita di nuove possibilità creative relative agli eventi futuri, in un frattale narrativo dalle infinite variabili tese alla ricerca di attrattori caotici,   allontanandosi inavvertitamente dalla presunta volontà del legislatore fino a creare nuovi scenari restando i riferimenti iniziali valori puramente storici.

         L’analisi logica, nel tentativo ad opera di Russell e Wittgenstein,  di costituire una specie di schema generale di un “linguaggio ideale” su cui strutturare le varie discipline, ha in realtà dimostrato attraverso l’opera degli “analisti dell’uso” di Oxford che non vi è un linguaggio perfetto, essendo il linguaggio giuridico uno dei tanti possibili linguaggi fondato su regole di formazione e trasformazione ( derivazione )  proprie della sola forma del discorso stesso, ossia la logica dell’interpretazione giuridica come pura deduzione di proposizioni in sé ( Husserl ) non comporta l’esclusione dell’errore nel momento della definizione e della comunicazione.

         Il diritto, come qualsiasi altra attività umana, è quindi fondato sulla comunicazione e sulle implicazioni che questa comporta, dalla capacità di comprendere e interpretare correttamente il messaggio, agli aspetti culturali che influenzano la ricezione dello stesso.

         Analizzando il contesto, secondo il richiamo degli studiosi di psicologia sociale, tre sono le caratteristiche principali: ambiente, partecipanti e scopo ( Brown – Fraser).

         Il contesto generale presenterà al suo interno un contesto esplicito ed uno implicito, quello esplicito è costituito da una componente verbale e da una extralinguistica, mentre il contesto implicito contiene tutto quello che il ricevente conosce a proposito dell’emittente, il contesto implicito è a sua volta integrato in un contesto totale che consiste nel sistema di coordinate dell’emittente.

         I contesti in definitiva possono non solo completare e limitare il senso, ma anche trasformare il significato orientando verso un senso sbagliato, il linguaggio è quindi un fenomeno dinamico, in continua evoluzione di cui necessita la contestualizzazione storico-sociale e a questo fenomeno non sfugge nemmeno il linguaggio giuridico, consegue che la codifica dei fatti avviene entro schemi concettuali predisposti all’interno dei vari modelli culturali umani.

         Qualsiasi sapere si accresce grazie all’interazione tra il corpo del sapere, le immagini del sapere socialmente determinate e i valori e norme incorporate in ideologie che non dipendono direttamente dalle immagini del sapere stesso.

         In ogni luogo esiste uno stato del sapere caratterizzato da propri metodi, soluzioni, problemi aperti e teorie che dipendono dalle immagini del sapere socialmente determinate dal sistema culturale del tempo, è in realtà il consenso sociale che decreta l’accettabilità di una teoria.

         Sul sistema culturale così contestualizzato vengono ad incidere le considerazioni politiche, le pressioni sociali e le ideologie, si che a fronte di una multilateralità delle fonti del sapere si forma una legittimazione in ordine gerarchico delle stesse di durata temporale limitata.

         Pertanto i concetti centrali di una qualsiasi teoria del sapere sono relativi al quadro culturale e al prodotto del consenso sociale di un tempo e di uno spazio determinati e come tali sono soggetti al cambiamento nel tempo.

         Se la cultura non è altro che un complesso di atteggiamenti, di istituzioni, di idee, di tecniche elaborate da una società per soddisfare i propri bisogni umani, la tradizione può definirsi come quel patrimonio di informazioni e conoscenze che vengono tramandate dall’una all’altra generazione per garantirne la continuità.

         Emerge chiaramente che nessun elemento culturale una volta entrato in contatto con un contesto culturale nuovo resta identico, ma viene reintegrato e adattato alla tradizione nel tentativo di mantenere un equilibrio di ordine e valori sociali, si che la tradizione e l’inculturazione risultano essere le due forze che si contrappongono all’interno di ogni cultura.

         Ogni universo culturale ha una propria identità costituita dalla percezione che si ha di se stessi all’interno di un sistema di conoscenze e valori che determinano una generale visione del mondo e della vita, questa è naturalmente collegata ad una contrapposizione tra “sé” e “l’altro”.

         Nella comunicazione di un gruppo con l’altro non si può pertanto prescindere dalla conoscenza del sistema di idee e di valori, nonché dalla prassi in cui una determinata terminologia viene concretamente usata.

Possiamo concludere che non esistono fenomeni oggettivi allo stato puro, ma essi sono leggibili solo attraverso la lente culturale, filtrati attraverso norme logiche ed emotive createsi in un determinato ambiente culturale, si che le stesse norme di diritto non sono universali.

         Se tutti gli operatori del diritto agiscono con i limiti sopra esposti, nel loro sforzo interpretativo la razionalità limitata con cui operano viene per una parte di essi ulteriormente modificata nei fini dall’utile esplicito in parte perseguito.

Nella dialettica che si crea il giudice non solo applica la norma integrandola, ma persegue consciamente o inconsciamente un proprio concetto di equità, archetipo delle proprie emozioni e risultato della propria cultura secondo una visione delle relazioni sociali quale suo ottimo da perseguire.

         La funzione, necessaria in un contesto complesso di rapporti, risulta dialetticamente inserita tra interessi di parte contrapposti e schemi legislativi prefissati, con una funzione cardiana di adattamento.

        

 

 

Bibliografia

 

·        N. Antonucci, Cosa sono la complessità e il caos…semplicemente ?, in www.complexLab.com ;

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·        S. Contesini, La produzione del senso nelle organizzazioni, in www.complexLab.com ;

·        S. Giansante, La teoria della razionalità limitata applicata alla scelte economico-giuridiche nell’ottica delle scienze cognitive, in www.i-lex.it , 1/2004;

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·        A. J. Greimas, Del senso II. Narratività, modalità, passioni, Bompiani 1998;

·        J. M. Floch, Semiotica, marketing e comunicazione. Dietro i segni, le strategie, Franco Angeli 1997;

·        Y. Mèny – J. C. Thoenig, Le politiche pubbliche, Il Mulino, 1991 ;

·        J. F. Lyotard, La condizione postmoderna, Feltrinelli, 2001;

·        G. A. Almond – B. G. Powell, Politica comparata. Sistemi, processi e politiche, Il Mulino 1988;

·        K. Weick, Senso e significato dell’organizzazione, Cortina 1997. 

martedì 19 dicembre 2023

Jessica Zanatta Terrorismo ETA Euskadi Ta Askatasuma

 ETA 


Jessica Zanatta

Euskadi Ta Askatasuna, più comunemente conosciuto con il suo acronimo ETA, è stata un’organizzazione terroristica nazionalista e indipendentista basca di sinistra, il cui scopo era rendere indipendente il Paese Basco, in basco Euskal Herria, storicamente costituito da sette province del territorio spagnolo e francese. Costituita nel 1959, nel pieno del regime dittatoriale di Francisco Franco, è rimasta attiva ufficialmente fino al 2018, sebbene già dal 2011 si dichiarò non belligerante; durante la sua attività ha compiuto una lunga serie di attentati, provocando più di ottocento morti. I suoi principali obiettivi erano membri della Guardia Civil, poliziotti, militari, politici, ma anche giornalisti, imprenditori che non pagavano la quota di denaro a loro richiesta e popolazione civile, tra cui diversi bambini; inoltre, seminavano il terrore mediante sequestri ed estorsioni, grazie ai quali continuavano la loro lotta armata. Nell’articolo che si intende scrivere si analizzeranno le origini dell’ETA, il suo funzionamento, il coinvolgimento della società, i ruoli delle istituzioni e si ripercorrerà la sua storia e il suo declino

sabato 9 dicembre 2023

Un esempio e un monito per l'Europa

 

LA  FORMAZIONE  DELLO  STATO  AUSTRIACO


Ten. cpl. Art. Pe. Sergio  Benedetto  Sabetta

 

Premessa

            Nell’ attuale guerra in Ucraina si sono rivelate le dissonanze nell’U.E., Washington nel fornire armi e appoggio diplomatico a Kiev ha chiaramente indicato nell’ U.E. il soggetto che dovrebbe gestire primariamente il conflitto, essendo per gli U.S.A. il Pacifico, ossia la Cina, il fronte principale dove concentrare l’attenzione e le risorse attualmente disponibili.

            L’azione combinata della Russia e della relativa reazione U.S.A. ha manifestato oltre alle crisi delle manifatture militari, sia americano che Occidentale in generale, anche  “… la vaghezza dell’Occidente collettivo, né occidentale né collettivo …”( 11), né l’America mira a disintegrare la Federazione Russa, come chiaramente indicato a Kiev, o farle la guerra, con il rischio di creare un buco nero ingestibile e instabile oltre a creare le premesse per una potenziale nuova Guerra Globale.

            ( Editoriale, Storia all’Ucraina, 7 – 31, in “Lezioni Ucraine”, Limes 5/2023)

Formazione dello Stato Austriaco

            Lo stato austriaco è una creazione dinastica della Casa degli Asburgo (Hasburg), ma sarebbe un errore di valutazione scorgervi un insieme di territori diversi, artificiale, uniti solo dal legale col medesimo sovrano. Invece, nel corso dei secoli, si è venuta formando una “idea austriaca”, comune a tutte le diverse e distinte parti sulle quali regnava la Monarchia.

            Questa “idea dell’Austria” riposa sulla constatazione che i popoli riuniti sui paesi bagnati dal Danubio, diversi per lingua, per origine e cultura, sono in realtà naturalmente portati a intendersi sul terreno politico ed economico e non solo nel loro egoistico interesse ma in quello dell’Europa intera.

            Sorge l’idea dell’Austria asburgica fondata sull’affermazione di una solidarietà che ha origine nelle lotte fatte in comune, che si traduce in un ideale di civiltà.

            Il nome di Austria – Osterreich  ( Reich von Osten – Regnum Orientis ) appare per la prima volta in un documento firmato dall’imperatore del Sacro Romano Impero Germanico, Ottone III di Sassonia nel 996.

            Il nome indica una regione: la Marca dell’Est di Carlomagno, che l’aveva creata dopo la distruzione degli Avari, per lungo tempo l’Austria avrà il ruolo di bastione di fronte alle orde asiatiche che penetrano in Occidente.

            Nel secolo X essa fu distrutta e assorbita dagli Ungari, che fissarono la loro frontiera col mondo tedesco all’Enns, ma la vittoria di Ottone I di Sassonia al Lechfeld in Baviera (955) sugli Ungari, permette la ricostruzione della marca Orientale (Ostmark) che passa nelle mani dei Babenberg, i quali  attraverso  lunghi secoli di dominio, di guerre  e di unioni dinastiche, la fondano definitivamente dandole un notevole grado di civiltà tanto economica che intellettuale.

            Dopo un breve dominio degli Slavi ( re Ottokar II ) e di unione con la Boemia, Rodolfo di Habsburg, piccolo feudatario della Svizzera tedesca, rifonda l’Austria e diventato imperatore nel 1273, dopo il tramonto della dinastia Sveva degli Hohenstaufen, vince gli Slavi a Marschfeld (1278) e pone sotto il suo dominio i ducati di Carinzia e di Carniola (attuale Slovenia),  della Stiria e dell’Austria vera e propria, che assicura con feudi ereditari per i suoi figli, da allora fino al 1918 la storia dell’Austria si identifica con quella degli Asburgo.

            Il merito storico di questi sovrani è stato quello di aver capito la solidarietà che già univa i diversi Stati della regione danubiana: Boemia, Ungheria e Austria, così che, invece di combattere con i vicini, cercarono sempre di legarli a sé con un’abile politica matrimoniale, che ispirò più tardi i celebri versi:

Bella gerant alii, tu felix Austria, nube,

Nam quae Mars aliis, dat tibi regna Venus.

            Così, di combinazione matrimoniale in combinazione, Rodolfo IV  acquista la Contea del Tirolo e Alberto II, genero dell’Imperatore di Germania Sigismondo, può ottenere a sua volta di nuovo la corona del Reich (1438) e suo figlio Federico IV  conia l’orgogliosa insegna: A. E. I. O. U. – Austriae est imperare orbi universo.

            I risultati di questa politica si vedono con Massimiliano I ( 1493 – 1519 ), che sposando Maria di Borgogna, figlia di Carlo il Temerario, porta all’Austria le ricche provincie della Franca Contea e dei Paesi Bassi, questo sovrano, molto superiore a tutti i suoi predecessori, fondò nei suoi Stati le basi per un solido accentramento moderno.

            Consolida il suo dominio nel Tirolo, svincola l’Austria dall’Ungheria dopo la morte di Mattia Corvino, definisce stabilmente i suoi diritti nelle Fiandre e nell’Artois, misurandosi col re di Francia, combattendo anche contro Carlo VIII, e intervenire in Italia, stabilendo legami familiari con Ludovico il Moro, signore di Milano e,  a danno di Venezia, annette all’Austria la contea di Gorizia, fissando a Trieste lo sbocco al mare per i suoi Stati, diventando al contempo padrone dei feudi indipendenti della Carinzia e di alcuni del Friuli.

            Il successo più importante è tuttavia il matrimonio che riesce a concludere, dopo essere diventato uno tra i più potenti sovrani d’Europa, tra suo figlio Filippo il Bello e la figlia dei reali di  Spagna Giovanna la Pazza, matrimonio che farà degli Asburgo i sovrani più potenti del mondo con Carlo V . Anche se l’impero universale sognato da Carlo V non si realizzerà, gli Asburgo domineranno la Spagna e il suo impero fino al 1713.

            Inoltre, anche il matrimonio dei suoi nipoti che riesce ad organizzare, Ferdinando e Maria, eredi di   Luigi II Jagellone, che già aveva le corone di Boemia e Ungheria, fece sì che per la morte di questo re nella battaglia di Mohacs contro i Turchi, anche questi regni si unirono all’Austria nell’unica persona di Ferdinando.

            Il 1526, battaglia di Mohacs, appare dunque di importanza capitale per la storia dei tre paesi danubiani, è la data dell’unità austriaca, sebbene si tratti di un’unione soltanto personale, tuttavia essa forma una situazione di fatto, che nel orso dei secoli darà vita all’idea austriaca.

            Infatti nel ‘500 e nel ‘600 questi tre corpi di un solo Stato vivono eventi eccezionali, per un verso essi devono solidarizzare e fare fronte comune contro la mortale minaccia turca che preme dal Sud e dall’Ungheria, dall’altro la riforma luterana che è lotta non solo anticattolica ma spesso antiasburgica, dunque antiaustriaca.

            Si delinea così il senso dell’idea dell’Austria, essa è il bastione del cattolicesimo romano contro i luterani da una parte e contro i turchi dall’altra. Nel corso del ‘500 la Controriforma è attivissima in Austria: i Gesuiti si stabiliscono a Vienna, a Praga e a Graz. La loro attività diventa più notevole nel secolo XVII, educatori notevoli, essi si interessano soprattutto alle classi più abbienti e ai nobili, imprimendo all’Austria una profonda e durevole impronta cattolica.

            I due imperatori Rodolfo II, suo fratello Mattia  e dopo di loro, Ferdinando II, lottano tenacemente contro i Luterani nella Guerra dei 30 anni in cui avviene la germanizzazione della Boemia e contemporaneamente l’accentramento più stretto intorno a Vienna di tutte le province dell’Impero, dove la nobiltà tedesca e cattolica ne diventa la classe dirigente.

            La lotta contro i Turchi che gli Asburgo conducono con altrettanta tenacia, fa capire ai popoli danubiani il senso della loro associazione e della loro missione storica in Europa. Gli attacchi turchi che vanno da primi anni del ‘500 fino a culminare nell’assedio di Vienna del 1683, vengono stroncati dopo l’eroica resistenza sostenuta dal conte von Stahremberg, aiutato e salvato in extremis dal re di Polonia Jan Sobieski.

            Da questo momento parte la controffensiva austriaca guidata dal Principe Eugenio di Savoia, che sebbene straniero fu ed è considerato un eroe nazionale. Egli vince a Kahlenberg e porta gli austriaci ad essere i padroni dell’Ungheria (Battaglia di Zenta), inseguendo i Turchi e ricacciandoli fino alla Serbia (Belgrado), la lotta storica degli Asburgo con i Turchi si conclude con la Pace di Passarowitz del 1717, che segna il trionfo dell’idea austriaca e degli Asburgo.

            Tutte le diverse  nazionalità del loro Impero li riconoscono tacitamente e vi è una legittima fierezza di farne parte di esserne associati nel destino storico. Artefice di questo successo e del prestigio asburgico è il Principe Eugenio che ha fatto concretamente sperimentare la funzione dell’Austria, baluardo dell’Europa contro i Turchi e centro di civiltà, capace di propagarla per tutto il sud-est balcanico.

            Lo Stato austriaco prende dunque coscienza di se stesso e sul finire del ‘600 dispone già di una solida base economica. Nel 1684 uno studioso austriaco, von Hornigk, considera che i paesi degli Asburgo formano “unum corpus naturale” un mondo chiuso e sparge la convinzione che l’Austria, se elabora un piano accuratamente studiato può sorpassare tutti gli altri Stati potendo tranquillamente vivere disponendo di risorse proprie oltre a quelle necessarie.   

            Nella stessa epoca il Consigliere imperiale Becher suggerisce a Leopoldo I l’idea di formare una sorta di unione doganale austro-germanica, che sottrarrebbe la nazione tedesca dalla prevalenza economica della Francia e organizzare una Compagnia dell’Oriente che importi tutti i prodotti necessari extra europei al regno.

            Il governo pratica infatti questo mercantilismo autarchico fondando a Vienna un Istituto d’Arte ed Industria statale, mentre Carlo VI sviluppa e amplia il porto di Trieste (1713-1740) sviluppando nei Balcani il commercio austriaco e creando a Ostenda una Compagnia Austriaca delle Indie.

            Sono questi i primi positivi e concreti segni della vitalità dell’idea austriaca, i sudditi imperiali vedono nell’unione politica con l’Austria il loro benessere assicurato. Gli Asburgo non devono più ricorrere a combinazioni, a machiavellismi, essi incarnano gli interessi delle necessità naturali e delle volontà dei loro popoli.

            Diffuso e sentito è il lealismo monarchico nelle classi dirigenti anche se di diverse nazionalità e  Carlo VI può sancire la “Prammatica Sanzione”, ossia la Costituzione Imperiale (Reichsverfassung), che regola la successione degli Asburgo nei loro Stati e, in questo caso, indica la figlia dell’Imperatore, Maria Teresa .

            Gli Stati austriaci sono indivisibili e sotto l’autorità dell’Imperatore, tutti i sudditi delle diverse nazionalità salutano con riconoscenza la decisione, gli Asburgo non perseguono in questi secoli soltanto la politica dell’idea austriaca, essi mandano avanti anche una politica imperiale tedesca, rilevanza all’elemento germanico dell’impero e interesse per le vicende degli Stati dell’Impero germanico extra austriaci, infine, anche una politica universalistica.

            Capi del Sacro Romano Impero Germanico, i sovrani austriaci conservano la loro posizione nei confronti degli altri principi tedeschi. Hanno dovuto subire insuccessi gravissimi in questo settore ed hanno dovuto riconoscere, dopo il Trattato di Westafalia, le “germanicae libertates” e in Germania, lo sviluppo della Casa degli Hohenzollern in Prussia, è una seria fonte di preoccupazioni. 

            Nessuno peraltro gli contesta il grande prestigio e la loro funzione di baluardo del germanismo e della germanizzazione nel centro e nel sud-est dell’Europa, l’Imperatore d’Austria è la spada del Reich tedesco, per questo lotta contro i Turchi e difende la Germania dall’espansionismo di Luigi XIV .

            L’universalismo asburgico conosce il massimo apice nel ‘500 con Carlo V e questa eredità continua nei secoli, il filosofo Leibniz , ancora sul finire del ‘600, vede nell’Imperatore d’Austria e di Germania il capo del mondo cristiano e l’Impero per il filosofo è di interesse universale.

            E’ ovvio come all’inizio del ‘700 questa antica e grandiosa ambizione degli Asburgo li abbia messi, di proposito, nella guerra di successione spagnola contro i Borboni. Gli Asburgo non riescono a vincere completamente l’antagonista borbonico, ma riescono comunque a mettere le mani, con il Trattato di Rastadt sui Paesi Bassi, sull’importante Ducato di Milano e il lontano Regno di Napoli.

            Questi paesi italiani, dove ora gli Asburgo estendono la loro egemonia, sono del tutto al di fuori dell’orbita tedesca e danubiana, difficili e profondamente diversi, non sono assimilabili all’Austria.

            La stessa vasta estensione raggiunta col Trattato di Rastadt turba i Borboni che ritengono necessario tornare alla lotta antiasburgica, la politica universalistica torna quindi  a danno dello Stato austriaco,  in quanto lo impegna in una lotta con altri Stati che non sono essenziali alla sua struttura e alla sua funzione storica di essere il centro degli interessi mitteleuropei e danubiani. 

            Nei primi anni del ‘700 e poi definitivamente con l’Imperatrice Maria Teresa torna di più in attualità l’idea austriaca, l’Austria rinuncia all’idea universale e cede Napoli, riconciliandosi con i Borboni. Tuttavia, nel loro Impero gli Asburgo, come retaggio della Pace di Rastadt, continuano a conservare Milano e la Lombardia.

            La necessità delle circostanze li obbliga ad essere presenti in Italia, paese del tutto inassimilabile, eccentrico, che peserà sempre come fattore negativo in tutta la loro politica, fino alla Prima Grande Guerra del Secolo XX.

            E’ sempre l’dea universale che si accompagna a quella austriaca a far sì che essi debbano essere presenti nella Germania, certamente più congeniale e naturalmente più vicina che non l’Italia, ma comunque condizionante in modo da esorbitare dal vero loro fine storico: l’unione delle nazionalità e degli interessi dell’Europa centrale e danubiana.

            Gli Asburgo vennero travolti e rovinarono il loro impero per non aver capito in tempo che dovevano abbandonare l’idea universale e quindi disinteressarsi tanto dell’Italia che della Germania, per svolgere il loro vero compito di far sopravvivere l’antico blocco, confederazione di popoli che naturalmente devono vivere associati: Austriaci, Boemi  e Ungheresi.

            Quando ebbero la tardiva coscienza di questo le nazionalità, ormai imbevute di nazionalismo, si misero a sgretolare un blocco storico che forniva loro da secoli un elevato livello di civiltà e di benessere, questo fu il principio di una decadenza inarrestabile, per essere poi ridotte a Stati fragili, deboli, esposti a subire il peso e l’ingerenza di Potenze straniere.

            La storia dell’Austria moderna è anche la storia della decadenza degli Asburgo, ma all’inizio del ‘700 l’Impero austriaco brilla tra le grandi potenze del mondo, con Maria Teresa è al culmine della sua potenza, è un centro di civiltà cattolica,   sviluppa la civiltà del barocco e forma il carattere e il temperamento dell’Austria,  quel settore del mondo germanico sui generis: cosmopolita, aperto al sud latino come all’oriente slavo, vero terreno di quanto intendiamo per civiltà europea.